Lo speciale

La Top 10: ecco i migliori classe 2002 dei playoff

Scopriamo quali prestazioni si sono distinte nella fase finale del campionato Giovanissimi Fascia B Elite

Dopo la Top 5, rubrica che ci ha accompagnato settimanalmente nel corso di tutta la stagione, vi proponiamo laTop 10: uno speciale che tenta d'individuare, in un'unica uscita, le personalità maggiormente distintesi durante gli esaltanti play-off. Scopriamo i dieci volti che hanno lasciato il segno.




Moretti (Savio) La sua prestazione nel primo turno al Vianello con il Frosinone è impeccabile. Prezioso in fase di contenimento e interdizione, mai banale in quella di costruzione: colonna portante, decisiva per il passaggio del turno contro i ciociari.



Kammou (Lazio) Suo il goal che sblocca in breve tempo il derby con la Roma in semifinale. Soffre, purtroppo per lui, di mancanza di metri nelle gambe: sostituito a fine primo tempo con i giallorossi, si mostrerà opaco ed evanescente nella finalissima con l'Urbetevere, giocata a metà.



Milani (Urbetevere) Zero goal per lui in questi play off, ma poco importa. Eccezion fatta per la gara con il Savio, in cui non è il vero Milani, lavora con la solita qualità nella finale con la Lazio, spezzando i tentativi d'assedio avversari con le sue rinomate incursioni.



Carnevali (Roma) I giallorossi saltano il primo turno, proponendosi direttamente in semifinale con la Lazio. Si confermano dunque i dubbi sollevati tempo fa: la Roma non è riuscita a dare il meglio di sé dopo una stagione da unica corazzata, annoiata nel girone A. Con la Lazio Carnevali spicca tra i suoi per impegno e dedizione alla causa. E' l'ultimo a mollare, quando anche il palo gli nega la gioia del goal nel finale.



Maschietti (Savio) Una vera e propria fortezza, il difensore centrale agli ordini di Iacovolta. Aiutato con qualità analoga da Lombardo, gli riconosciamo una qualcosa di più per alcune perle come il miracolo recupero su Milani in semifinale. Purtroppo per i blues, non è bastato per piegare i gialloblu.



Gazzara (Urbetevere) Da sempre il jolly, nel mazzo di carte di Barba: imprevedibile, rinforzo aggiunto a far filtro o incursore, quando gli amici delle corsie laterali spazzano quella centrale. Con il Savio non inizia nel migliore dei modi, poi si sveglia: goal da capogiro che chiude il match e la solita qualità in fase di rifinitura. Regge il confronto con la Lazio.



Russo (Lazio) Bene con la Roma, ancor meglio nella finale con l'Urbetevere. L'esterno offensivo biancoceleste è un treno sulla fascia, inarrestabile. E' lui l'autore del goal che porta avanti la Lazio nel primo tempo della finalissima, dopo aver sfondato sulla destra. Uno fra i migliori di questi play off.



Guerini (Lazio) Spazia su tutto il fronte offensivo. Somiglia quasi, per movimenti ed inclinazioni, proprio l'avversario James Gazzara: ma il biancoceleste ha quel qualcosa in più in termini di esperienza, sicuramente (scende dai Nazionali) e aggressività da renderlo una vera e propria spina nel fianco per l'Urbetevere. Canta, però, vittoria troppo presto.



Niccolò Marras (Urbetevere) Indifferente, da vero professionista, di fronte al suo futuro in biancoceleste, contro i suoi futuri compagni il gemello in maglia numero sette non ha pietà. Dopo il goal di Russo, è sua la rete del pareggio definitivo, trovata con un taglio improvviso a metetre in scacco matto tutta la difesa laziale. Bravo e intelligente, un cocktail di doti importante.



Giudice (Urbetevere) L'eroe assoluto. Dopo una stagione positiva senza dubbio, ma in ombra, visto la grande potenza e solidità del suo gruppo, il poco impegnato estremo difensore gialloblu sceglie la partita più importante di tutte per mettere in mostra tutto il suo arsenale al gran completo. Non gli si può davvero chiedere di più: bella prestazione durante i tempi di gioco (tra parate non facili, manca solo quella sul goal di Russo) poi si arriva ai rigori. E qui Giudice non solo ne segna uno da attaccante aggiunto, ma ne para la bellezza di due, tra cui l'ultimo, quello decisivo a Broso che consegna il trofeo all'Urbetevere.

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