Cerca

L'intervista

Savio, Iacovolta è carico: "Un girone entusiasmante"

Il tecnico dei blues fa il punto sulla preparazione della sua nuova squadra; a inizio campionato subito una dura tripletta

21 Settembre 2016

Marco Iacovolta

Marco Iacovolta

Fresco dell'esperienza fatta al Varani, il Savio si appresta ad ultimare la preparazione in vista dell'inizio del campionato, fissato per sabato 15 ottobre. Ne parliamo con Marco Iacovolta, tecnico dei blues: “Si tratta di gruppo nuovo per me, chiaramente. C'è un blocco consistente di ragazzi del Savio, più una minoranza esterna. Quindi potremmo dire che tra di loro più o meno si conoscono. La situazione attuale? Siamo un cantiere aperto. Da quel che Marco Iacovoltaho potuto vedere mi sembra di avere a disposizione una rosa omogenea per doti, con ampi margini di miglioramento. La preparazione procede bene, i ragazzi si applicano e questo rende tutto più facile. E' naturale poi: a differenza del gruppo 2002, che mi portavo dietro già da un anno, con la mia nuova squadra dobbiamo iniziare un po' più dalle basi, non conoscendoci ancora bene. Ma arriveremo al punto, quel che conta è far crescere e migliorare i nostri ragazzi. Abbiamo partecipato al Varani, una splendida esperienza: stare al fianco di squadre di calibro internazionale rappresenta un grande stimolo. Anche dal punto di vista delle amichevoli stiamo organizzando sfide contro corazzate del nostro campionato, e per questo voglio ringraziare la società.” Il girone B, che vedrà competere il Savio è equilibrato. Meno bilanciato invece l'esordio stagionale dei blues, che li vedrà subito impegnati in un tour de force già nelle prime settimane: Roma, Lodigiani e Tor Tre Teste il primo trio da affrontare. Iacovolta è sereno: “Ma un girone così per me è entusiasmante. Affrontare partite di livello può solo aiutarci a crescere.” Chiediamo al tecnico se preferisce togliersi subito il pensiero o se avesse preferito tali big match spalmati nel corso della stagione: “Affrontare squadre di questo tipo più avanti sarebbe stato meglio solo perché ci saremmo arrivati più uniti, più cementati tra di noi. Ma non è un problema. Io dico sempre ai miei ragazzi che la partita è solo un test settimanale: quel che conta è la crescita nel corso dell'anno e arrivare, infine, pronti.”

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Gazzetta Regionale

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alle nostre newsletter

EDICOLA DIGITALE

Dalle altre sezioni