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L'intervista
27 Settembre 2016
Marco Mei
Dopo un anno trascorso a competere da sotto età nel campionato Giovanissimi fascia B Provinciali, la Romulea è pronta a misurarsi con i coetanei nel torneo d'Elite. Ne parliamo con il tecnico, Marco Mei: “Dei ragazzi della scorsa stagione ne sono rimasti dieci: a questi ne sono stati aggregati altri per un ammontare complessivo di 24 elementi. Sono entusiasta di questa squadra, del mio incarico: abbiamo avviato un progetto a lungo termine, con l'obiettivo di far crescere i nostri giocatori. La squadra? Si tratta di un gruppo ben formato sia dal punto di vista fisico che tecnico. Ma la nostra grande fortuna e punto di forza risiede nell'omogeneità: non importa chi schiero in campo, posso affidarmi a ciascun elemento. Credo, e spero, che cambiando gli interpreti non ci saranno differenze nella resa collettiva. Io coinvolgerò tutti, sicuramente.” Dunque si prospetta con ogni probabilità una Romulea eclettica, imprevedibile: capace di non dare punti di riferimento agli avversari, visto il consistente ventaglio numerico a disposizione di Mei, e in grado, magari, di approfittare della stanchezza avversaria, inserendo uomini in corsa senza inficiare la qualità. Quanto al modulo: “Conta poco a quest'età, a mio parere. Ora come ora giochiamo con il 4-3-3, ma si vedrà in futuro. Quel che è fondamentale sono, piuttosto, i principi di gioco.” E per quanto riguarda l'inizio di campionato, ad ammiccare alla Romulea c'è un test complesso, da affrontare già in prima giornata: la Tor Tre Teste, cui seguirà il neopromosso e insidioso Latina. “Sicuramente due ottime squadre. Ma sono sereno, incontrarle prima o dopo cambia poco. Dobbiamo concentrarci su noi stessi.”
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