Regionali

Virtus Divino Amore, Renzi: "Ora il gruppo è sereno"

Il tecnico racconta l'inizio di campionato dai due volti; ora la squadra trovato la tranquillità che prima mancava

Un'alba di campionato davvero singolare, per la Virtus Divino Amore. Dopo un esordio in salita, coincidente con tre sconfitte consecutive, la formazione militante nei Regionali è riuscita a invertire drasticamente la rotta, conquistando tre vittorie di fila nelle ultime tre giornate di campionato. Dall'ultimo gradino della classifica del Girone D, alla metà del raggruppamento: per scoprire la metamorfosi del gruppo abbiamo parlato con il tecnico, Emiliano Renzi. “Il gruppo è rimasto di fatto inalterato rispetto all'anno scorso: abbiamo accolto solo tre ragazzi nuovi. Come descriverei la squadra? Molto tecnica, con qualche lacuna al livello fisico: solo il nostro centrocampo rappresenta un eccezione in tal senso.” La causa principale dell'inversione di marcia è presto detta: una classica scossa. “Non avevamo iniziato bene, vedevo nei miei ragazzi un atteggiamento sbagliato. Così, per provare a smuoverli, stavo per dare le mie dimissioni. Sia la società che gli stessi giocatori mi hanno trattenuto, facendomi cambiare idea. Da allora qualcosa è scattato nella squadra: forse perché spaventata dalla mia decisione, è maturata.” Chiediamo a Renzi di scegliere a suo giudizio la prestazione migliore di questa prima parte di stagione dai due volti: “La prima vittoria, quella con l'Unipomezia, è stata la migliore. Siamo andati in svantaggio, i nostri avversari hanno sbagliato un calcio di rigore che avrebbe potuto affondarci del tutto. Da lì è nata la nostra reazione, è uscito fuori il carattere che sino ad allora non si era visto. Abbiamo rimontato 1-2.” Sulla direzione dei lavori per il futuro Renzi non ha dubbi: “Dobbiamo rafforzarci fisicamente. Prossimamente programmeremo, per questo, delle sedute di allenamento atletico. Accusiamo molto contro gli avversari più grossi, e per questo dobbiamo assolutamente cercare di giocare palla a terra, cosa che non sempre ci viene spontanea.” Dopo aver spezzato il blocco psicologico, c'è fiducia nel futuro: “Si dice che l'appetito vien mangiando. Vedo i ragazzi più consapevoli e partecipi, hanno conquistato quello che prima mancava: la serenità.”

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