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Città di Valmontone, Gianfranceschi: "In crescita"

Il tecnico racconta il gruppo e il difficile esordio in campionato; si lavora per migliorare e per raggiungere la salvezza

30 Novembre 2016

Città di Valmontone

Città di Valmontone

Un avvio in salita, caratterizzato da due sconfitte consecutive. Poi i tre risultati utili di fila e altri due ko. E' l'altalenante inizio di campionato del Città di Valmontone, che sta lavorando duramente per crescere e raggiungere l'obiettivo finale: il mantenimento della categoria Regionale. Abbiamo fatto il punto della situazione con il tecnico, Città di ValmontoneEmanuele Gianfranceschi. “Questo è un gruppo che deve crescere molto tatticamente: siamo partiti da zero. Abbiamo lacune nei movimenti da eseguire in campo, nelle diagonali, concetti di palla scoperta e coperta e così via. Da una parte, è anche normale: nella scuola calcio si lavora poco da questo punto di vista. Considerando invece l'aspetto tecnico non mi posso lamentare: abbiamo diversi elementi di spicco fra centrocampo e attacco. Il reparto difensivo? C'è qualità, ma dobbiamo lavorarci. Ad esempio, la coppia centrale è costituita da due bravi giocatori, ma ancora non particolarmente veloci. Problemi che con il tempo riusciremo a risolvere.” Per quanto riguarda il gioco del Città di Valmontone, mister Gianfranceschi ci racconta come a volte sia necessario fare di necessità virtù: “Siamo costretti a cercare il lancio lungo, non abbiamo le caratteristiche per fare altrimenti. Cerchiamo di sfruttare i nostri esterni d'attacco, molto veloci, o di servire la punta che, seppur non enorme fisicamente, è più che in grado di proteggere la palla. Il problema si presenta dopo: non riusciamo a finalizzare perché senza palla ancora non vengono spontanei i movimenti giusti. Per risolvere questi problemi, non a caso, il venerdì facciamo un allenamento finalizzato alla tattica.” Chiediamo infine a mister Gianfranceschi la prestazione migliore e peggiore a suo parere: “La più grande delusione è arrivata con l'Isola Liri, una squadra alla nostra portata. La prestazione più bella, secondo me, l'abbiamo fatta con l'Audace, nonostante la sconfitta: abbiamo creato moltissimo. Tutto sommato devo dirmi fiducioso: con il lavoro potremo raggiungere la salvezza in tranquillità.”

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