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Sermoneta, Mironti: "Noi primi? Una bella sorpresa"

Il tecnico parla dell'inizio di campionato e del suo gruppo; partiti con il fine della salvezza, ora si può ambire alla vetta

Infuria la lotta e la competizione nel girone D, dove le prime quattro squadre sono separate ciascuna da un sol punto. A festeggiare un Natale da prima della classe, troviamo il Sermoneta, che è riuscita recentemente a sorpassare la rivale Fortitudo Academy, per la soddisfazione del tecnico, Valentino Mironti: “Alleno un bel gruppo, sia tecnico che fisico. Siamo molto felici di quello che stiamo facendo: siamo partiti, infatti, con l'intenzione di fare un campionato dignitoso, per salvarci, non ci aspettavamo di trovarci alla sosta come capolista. Un traguardo che abbiamo potuto raggiungere grazie al grande spirito di sacrificio e disponibilità dei miei ragazzi e all'omogeneità che contraddistingue come miglior pregio questo Sermoneta. Un aspetto negativo? Dobbiamo assolutamente lavorare per perfezionare l'imposizione del nostro gioco. Talvolta capita che, pur dominando una partita, andiamo in affanno, prendiamo goal, consentiamo, in parole povere, ai nostri avversari di respirare, dandogli la possibilità di rientrare in partita. Non abbiamo ancora quella sensibilità che porta a comprendere quando è il momento di fermarsi, di gestire, di limitarsi al giro palla. Una qualità che sono sicuro troveremo con il tempo e l'esperienza.” Chiediamo a mister Mironti quale, a suo parere, può essere considerata la miglior prestazione e quale la peggiore. “Con l'Unipomezia la migliore, c'è stato il dominio ma anche la gestione: non gli abbiamo dato modo di reagire. La peggiore con la Fortitudo Academy, dove abbiamo perso 3-1. Lì sembrava quasi che avessimo mollato in partenza. Purtroppo noi non abbiamo un finalizzatore vero e proprio, un bomber in senso stretto. E' una figura che purtroppo ci manca, contrariamente a certe nostre rivali. Noi giochiamo molto sulle corsie e gli inserimenti da dietro: portiamo al goal diversi ragazzi.Tutto sommato, però, siamo lì in cima ora come ora. Sarebbe un peccato non provarci a questo punto. Quel che è certo, è che venderemo cara la pelle fino all'ultima giornata.”

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