Provinciali

Fiumicino, Orlando: "Il gruppo ha le doti per crescere"

Il tecnico parla del team e del percorso sinora compiuto, ricco di soddisfazioni; bisogna migliorare nell'incisività

Il Fiumicino continua la sua corsa all'interno del girone B, senza però concentrarsi su velleità di vittorie. L'obiettivo è puntare sulla crescita dei ragazzi, che, con il passare dei mesi, hanno fatto vedere cose importanti, confermandosi ai piani alti del raggruppamento. Ne abbiamo parlato con il tecnico, Gianluigi Orlando: “Ho preso la squadra quest'anno e fin dall'inizio mi sono reso conto che chi li ha seguiti prima di me ha svolto un buon lavoro. Si tratta di un gruppo ben preparato a livello tecnico, che mi ha spinto ad operare perlopiù sotto l'aspetto della personalità, un'arma necessaria nel mondo agonistico. Ma devo dire che i ragazzi hanno assorbito velocemente l'impatto con il campionato. Certo, non sono mancati i momenti difficili nel corso di questi mesi, eppure l'entusiasmo non è mai scemato.” E' un Fiumicino che si è comportato sinora benissimo negli scontri diretti, conquistando tre pareggi nelle sfide con Fonte Meravigliosa e Tor De Cenci (con quest'ultima anche una vittoria) e una sola sconfitta con il Palocco. “Questi risultati altro non sono che frutti di un buon gioco. Io insisto tanto su questo punto: la squadra deve ricercare sempre la giocata più semplice a disposizione. Il che non significa buttare la palla avanti, ma impostare senza forzature una gestione di qualità. Non a caso fra i nostri reparti io vedo compiuta nel centrocampo una grande evoluzione: è soprattutto in quella zona che riusciamo a produrre un possesso palla importante, spesso con giocate di prima, che di certo non sono comuni in questa fascia d'età. Passi in avanti importanti sono stati compiuti anche dalla difesa, che, dopo un inizio un po' in salita, sta trovando sempre più una sua quadratura.” Il Fiumicino, per ora, fatica solamente nel far goal. Con 25 reti all'attivo, è il sesto attacco del girone. “Sì, facciamo fatica negli ultimi trenta metri, manchiamo nell'atto conclusivo. Non assolutamente una giustificazione, ma la spiegazione che mi sto dando potrebbe riguardare il fatto che ci alleniamo poco frequentemente sul campo a undici. Questo forse non ci concede di avere quella familiarità con gli spazi che troviamo in partita. Ma ci stiamo lavorando, sono sicuro che miglioreremo con il tempo.”

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