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L'intervista
09 Febbraio 2017
Fabrizio Frattali
L'uomo non è fatto per l'ovvietà. Il desiderio di superare i confini, gli ostacoli, i limiti, posti dall'esterno o da se stessi, rappresenta la vera vocazione. C'è un qualcosa di magico e di misterioso dietro al brivido del complesso, alla vertigine del precario. Qualcosa che stimola cuore e mente nell'affrontare grandi prove, di difficile soluzione, per arrivare a una splendida meta. Parliamo del Massimina. Se da una parte i classe 2002 stanno sorprendendo tutti nel torneo Giovanissimi Elite, un gradino più sotto i 2003 stanno lottando per non retrocedere. Poche settimane fa, dopo l'uscita di scena da parte di Marco Dell'Anna è arrivato Fabrizio Frattali alla guida del gruppo, ex Spes Montesacro. A lui è stata affidata una missione da far tremare la gambe, quasi: tirare su la squadra, frustrata da un sinora campionato amaro, cercare una salvezza che, ad oggi, dista quantomeno dieci punti. Strada in salita, ma il tecnico è sereno e ben motivato. Attrezzatosi con un bel paio di scarpe da trekking, è pronto a sfidare la montagna che si trova davanti. “La società mi ha chiesto anzitutto di restituire dignità, di ricreare un ambiente. Poi, nel calcio non si può mai dire, può succedere di tutto. Parliamo di un gruppo amareggiato, bisognoso di ritrovare gli stimoli giusti. Da un punto di vista prettamente calcistico ho trovato grandi difficoltà sul piano difensivo. Ecco perché, fin dal mio esordio in panchina con la Lazio, ho optato per giocare con il libero. Una soluzione che credo confermerò anche in futuro.” Nel primo tempo contro i temibili biancocelesti, infatti, il massimina è quasi riuscito a resistere un tempo. Non sarebbe stato affatto strano se al duplice fischio si fosse rientrati sullo 0-0. Peccato che Mongelluzzo, come unica punta, sia stato sovrastato da una marcatura spesso quadrupla. “Sì. Non siamo riusciti a far male, ma come prima partita avevo bisogno di contenere i danni contro la Lazio. Sto pensando comunque di affiancare a Mongelluzzo De Matteis, che ha qualità tecniche importanti. Potrebbero formare una buona coppia e lavorare in simbiosi.” La pasua di due settimane non poteva arrivare in un momento migliore per Frattali, a cocnedergli il tempo di lavorare. Una volta finita, due impegni decisivi, quasi da dentro o fuori: l'Atletico Kick Off e il Giardinetti. “La pausa arriva a pennello. Lavoreremo molto sulle fasi di gioco, sui movimenti da compiere. Ma la priorità resta la testa, poi viene tutto il resto. Questo ho detto ai ragazzi: qui c'è un girone intero da giocare, l'importante è rimanere lucidi e presenti con la mente. Il secondo gruppo Provinciale? E' presto per espormi, ma sto valutando con attenzione. Ci sono alcuni elementi che potrebbero darci una mano.”
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