L'intervista

Accademia, Argento: "Non meritiamo questa classifica"

Parla il tecnico, di ritorno sui campi da calcio; positive le impressioni sul team, messosi subito a disposizione

Dopo un anno lontano dai campi, Christian Argento è tornato. Non ci ha pensato due volte quando è arrivata la chiamata dell'Accademia Calcio Roma, decidendo di sposarne i progetti di crescita e di prendere in gestione il gruppo classe 2003. Argento ha avuto modo di prendere confidenza con la squadra durante la pausa di campionato, ormai prossima al termine. La sua strada si è incrociata con quella di una formazione attualmente a più cinque sulla zona rossa, frustrata da prestazioni altalenanti. Destino vuole, però, che alla ripresa del torneo ci sia per il nuovo tecnico un tris di gare importanti ma abbordabili, che potrebbero risollevare la squadra dalle incertezze di una sinora intermittente continuità di risultati. Queste le prime parole del tecnico: “Le prime impressioni sulla squadra sono positive, abbiamo disputato in queste settimane due test importanti con Tor Tre Teste e Aurelio Fiamme Azzurre. E' normale che ci sia tanto da lavorare, ma sinceramente non so spiegare la classifica attuale di questa squadra. Non la merita. Ma a me interessa poco del passato, di tutto quel che è stato prima di me. Posso solo immaginare che la componente emotiva possa aver giocato un ruolo di prim'ordine in questa altalenanza. Faccio comunque i complimenti a chi mi ha preceduto in panchina, perché, al di là di tutto, ho trovato un gruppo ben preparato, omogeneo per doti, capace di interpretare tutte le fasi di gioco nel giusto modo.” Argento è stato in passato alla guida del Vescovio, portandolo in Eccellenza: “Tra i grandi e piccoli a mio parare cambia soprattutto il modo con cui ci si rapporta. Con i bambini serve più mediazione, è naturale. Ma anche con i 2003 dell'Accademia Calcio Roma non cambierò le mie idee, i miei principi: sono un tecnico che punta sull'intensità degli allenamenti, dove occorre concentrazione, e sul proporre un calcio votato all'attacco. Sono sicuro che andrà bene, perché mi sembrano tutti ragazzi educati e molto rispettosi: questo è fondamentale. Poi, i risultati sono importanti, dobbiamo salvare la categoria, ma ciò che conta di più è la crescita dei giovani giocatori e il loro divertimento. Cosa che vale anche per me. Manco da tanto tempo dai campi da calcio: ora ho voglia di divertirmi e di aiutare questi ragazzi a progredire.”

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