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L'intervista

CSS Tivoli, capitan Piacentini: "Una grande stagione"

Il brillante attaccante racconta la stagione, tra una lucida autoanalisi e le impressioni sul percorso del gruppo

22 Marzo 2017

Edoardo Piacentini

Edoardo Piacentini

Edoardo Piacentini

Che la CSS Tivoli abbia il miglior attacco del girone B, campionato Giovanissimi Fascia B Regionale, con ben 93 reti all'attivo, è cosa nota. Forse però non tutti sanno che più della metà di questi goal sono stati segnati da un solo ragazzo. Parliamo di Edoardo Piacentini, attaccante classe 2003: dire che abbia il vizio del goal è semplicemente riduttivo. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il giovane giocatore, che si è fin da subito dimostrato disponibile, maturo e consapevole: qualità essenziali per rincorrere i propri sogni nello sport. “Ad essere sincero” esordisce Piacentini, “a inizio stagione non mi sarei mai aspettato di raggiungere questi numeri. Solo con il passare delle giornate ho capito che potevo puntare in alto. Mi ero detto di voler mirare alla soglia dei quaranta, ma ora che l'ho superata mi piacerebbe arrivare a 60, nonostante non sia semplice.” Secondo il giovane Edoardo dietro il suo exploit c'è anche un cambio tattico: “Ho iniziato la mia stagione da esterno, non a caso: credo infatti che uno dei miei principali punti di forza sia proprio la velocità. Poi però il mister ha preferito spostarmi come punta e da questa posizione ho cominciato a andare più spesso a bersaglio. Tallone d'Achille? A mio parere devo migliorare caratterialmente. In campo divento un'altra persona: tendo, se sbaglio, ad innervosirmi eccessivamente. Devo lavorarci su.” In campionato, è risaputo, la grande rivale della CSS Tivoli è la Viterbese Castrense. Un duello infinito, dall'inizio della stagione, che le vede tuttora a pari punti. Il capitano della CSS in azione“Sì, è una bella rivalità. Penso, a questo punto, che si risolverà nel match di ritorno a Viterbo. Loro hanno la miglior difesa del girone, è vero, un buon portiere, e fisicamente sono molto forti. Credo tuttavia che noi abbiamo qualcosa di più dal punto di vista tecnico: su questo dovremo puntare, per cercare di batterli. Sono tosti, ma ricordo che all'andata si rivelarono macchinosi in certi frangenti della gara. E' durante momenti come quelli che dovremo colpire” Piacentini ha le idee molto chiare sull'evoluzione compiuta dalla sua squadra: “Inizialmente eravamo molto individualistici. Ora siamo cresciuti a livello di gioco di squadra e io sono stato il primo a capirlo: ero molto più egoista, ora cerco maggiormente i miei compagni.” Chiediamo a Edoardo quale sia, a suo parere, il goal più bello fra i suoi 48: “Non è facile scegliere” risponde l'attaccante dopo qualche istante di indugio divertito, “forse quello dello scorso sabato, contro il Sansa: da fuori area ho colpito al volo di controbalzo, palla forte in rete.” Impossibile poi non domandare al giovane quale calciatore rappresenti per lui motivo di ispirazione: “Devo dire che dopo questa stagione mi sento simile a Belotti. Anche a me, come a lui, piace lottare su tutti i palloni, attaccando lo spazio senza arrendersi mai.” 

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