Provinciali
Futbol Talenti, Clemente esulta: "Un applauso ai miei"
Il tecnico commenta sensazioni e momenti chiave dell'ultimo periodo, che ha portato i suoi ragazzi alla vittoria
E' stata una lunga corsa, quella che condotto il Futbol Talenti al traguardo. Una maratona che ha visto il gruppo patire anche qualche incertezza, specialmente alla luce della continuità di rendimento da parte della miglior rivale, il Circolo Canottieri Roma. Alla fine, però, l'agognata vittoria è arrivata per i ragazzi di mister Vincenzo Clemente, che così commenta: “Un successo frutto dell'impegno di questi ragazzi, che dal primo giorno all'ultimo si sono messi a piena disposizione. Non è stato facile, certamente: molte squadre stanno insieme da svariati anni; la nostra rosa è stata invece il prodotto finale dell'assemblaggio di ben tre gruppi. Abbiamo lavorato duramente per far sì che si cementassero i rapporti e si creasse l'amalgama fra gli interpreti. Si sono tutti meravigliati di quel che abbiamo fatto: la società è rimasta contenta del mio lavoro.” Questo è un momento bello, sentito per mister Clemente, che, per un attimo, si commuove. Facendo un passo indietro, è bene sottolineare un aspetto presente in questo Futbol Talenti e non così comune nelle squadre che vincono. “Fin da inizio anno ho sempre fatto ruotare quanti più giocatori possibile, a volte eccedendo addirittura. Probabilmente nelle gare che non sono andate bene per noi la responsabilità è mia, in tal senso. Sono stato frettoloso nel modificare alcune cos in campo. Ma in generale credo che questa mia tendenza ad usufruire di tutti i cambi abbia aiutato la squadra a compattarsi. Tant'è che è per me motivo di grande orgoglio poter affermare che i ragazzi sono rimasti tutti. Il ricordo più bello della stagione? Certamente il ritorno con il Circolo Canottieri. Lì si è vista la reazione da parte nostra, quel cambio di passo che sapevo ci avrebbe condotto al traguardo finale.” E ora? “Ora serve pazienza. La raccomando a tutti i miei ragazzi. Le doti ci sono, le soddisfazioni sul campo pure. Consiglio a ciascuno di loro di non affrettarsi, di darsi i giusti tempi.”