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Playoff
22 Maggio 2017
Lucarelli, tecnico della Roma (©DeCesaris)
Archiviato il primo turno dei play off, siamo già alla vigilia del secondo, che vedrà affrontarsi in semifinale la Roma con la Lazio e l'Urbetevere con il Tor di Quinto. Bravi i biancocelesti e i rossoblù a superare il primo ostacolo, costituito dal Frosinone per una e dall'Ostiamare per l'altra. Ma non c'è tempo per festeggiare: ora c'è la prova più dura. E non è solo per l'indiscutibile qualità delle due prossime contendenti, capolista dei rispettivi gironi nella regular season, ma anche per una nuova difficoltà aggiunta al nostro “gioco”: la stanchezza. Un fattore da non trascurare. Urbetevere e Roma potranno contare dello stesso vantaggio territoriale goduto nel primo turno dal Tdq e dal gruppo di Cardone, in aggiunta però all'aver disputato una gara in meno rispetto a questi.
Il derby Fra tutte le compagini, sarà interessante vedere come reagirà la Lazio, apparsa in calo nell'ultima parte di match con il Frosinone. Nel derby di domani, è logico aspettarsi una Roma non arroccata: prudente sì, serena nel suo palleggio in cerca dello spazio. Una tranquillità, un'assenza di frenesia, che si è rivelata un'arma decisiva per i giallorossi con il Frosinone, tempo fa. La Lazio deve necessariamente vincere, inoltre le caratteristiche dei suoi elementi la portano spontaneamente a far la partita negli ultimi venticinque metri. Ed è in questo tipo di scenario che la Roma potrebbe approfittarne, pungendo sugli esterni o magari, perché no, anche con un ritrovato Rosa. La Lazio (che dalla sua potrebbe recuperare Santilli) dovrà dar prova di solidità, specialmente in risposta ad eventuali contropiedi, riuscire a sostenere il prezzo dell'aggressività offensiva, per cercare di far male ai rivali.
Scendono in campo “giovani” E non ci riferiamo solo ai giocatori, ma anche ai due tecnici, “giovani” nell'ambiente: Valerio Cicchetti ed Evandro Passalacqua, entrambi alla prima esperienza nel mondo agonistico. Una gara diversa, rispetto alla gemella di Trigoria, è in procinto di consumarsi in quel di via della Pisana. Il Tor di Quinto non ha usufruito del vantaggio territoriale nel primo turno, sconfiggendo l'Ostiamare per 1-0. Contro l'Urbetevere, però, sarà tutta un'altra cosa, le parti si invertiranno: i ragazzi di Passalacqua, rinomati per la loro fase difensiva capace di togliere fiato e fantasia agli avversari, dovranno preoccuparsi di spezzare la retroguardia gialloblu per trovare la via del necessario goal. I rossoblù hanno dalla loro una certa serenità d'animo, come ribadito recentemente dalle parole di Evandro Passalacqua, propria di chi va a giocarsi le proprie carte per vedere cosa succede. L'Urbe, che dalla sua ha di contro i favori del pronostico (qualità dei singoli, ma soprattutto un ampio ventaglio di scelte di gioco come di innesti a gara in corso), non deve tuttavia cadere nell'errore della perdita di tempo, di una gestione del match eccessivamente placida e dilatata. Questo perché il rischio di un episodio decisivo è in agguato, soprattutto contro questo Tor di Quinto. E dischiudere le catene rossoblù successivamente ad un eventuale goal degli stessi non sarebbe impresa facile per nessuno.
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