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Semifinale
23 Maggio 2017
©De Cesaris
SEMIFINALI REGIONALI
ROMA - LAZIO 5-1
ROMA Poverini (9'st Berti), Mariani, Rocchetti (25'st Diaby), Bruno (8'st Piccolelli), Dicorato (15'st Ferrari), Evangelisti, Meloni, Cantarelli, Modugno (14'st Rosa), Ferrante (16'st Di Bartolo), Anticoli (10'st Mancino) ALLENATORE Lucarelli
LAZIO Di Fusco, Floriani Mussolini (1'st Ferrato), Pollini, Migliorati, Franco, Adilardi, Mari (5'st Santilli), Manzo (14'st Soddu), Ancillai (30'pt Talamonti), Serafini, Marinacci (23'st Vitale) PANCHINA Benvenuti, Castigliani ALLENATORE
Cardone
MARCATORI Modugno 11'pt (R), Marinacci 22'pt rig. (L) e 26'pt aut. (R), Cantarelli 30'pt rig. (R), Evangelisti 35'pt (R), Rosa 34'st (R)
ARBITRO Ventrone di Roma 1
ASSISTENTI D'Ascoli e Cirillo di Roma 1
NOTE Espulso al 30'pt Pollini (L) per somma di ammonizioni Angoli 2-4 Rec. 3'st
La Roma non fa sconti alla Lazio, superandola nella semifinale regionale per 5-1. Un risultato rocambolesco, parzialmente giustificato dall'inferiorità numerica patita dai biancocelesti dopo la prima mezz'ora di gioco. Di fatto, comunque, match compromesso per la Lazio di Cardone già nel primo tempo, giunto a conclusione sul punteggio già abbondante di 4-1. Nella ripresa tutto prevedibile, con la gestione dei giallorossi e le iniziative dei neo entrati (spicca la rete conclusiva di Alessio Rosa). Insomma, è calato il sipario su un derby piuttosto particolare. Nonostante le qualità, per collettivo superiori dei padroni di casa, ci si aspettava un confronto maggiormente equilibrato. Gli episodi (come l'espulsione di Pollini) e anche una dose di sfortuna (la deviazione di Marinacci) hanno affondato i biancocelesti troppo presto e troppo pesantemente per poter assistere ad una concreta reazione.
Venti minuti veri L'inizio del match può essere definita come la parte più "reale" di questo derby di semifinale. La Lazio si propone con un 4-2-3-1 con Serafini avanti, a guidare la carica del tridente Marinacci, Ancillai (tercambiabile con il nuemero 10) e Mari. Davanti alla difesa la collaudata coppia Adilardi-Manzo. Spinta dai suoi poderosi esterni d'attacco, la squadra di Cardone mette in crisi i giallorossi sui corriodoi laterali nei primi minuti. Al 9', prima occasione proprio in favore degli ospiti, con un invitante calcio di punizione dal vertice destro, tirato alto, però, da Marinacci. Due minuti dopo la Roma sblocca lo stallo: Modugno si avventa sul filtrante lanciato da dietro, sconfiggendo con freddezza Di Fusco. Poco dopo è ancora la punta centrale giallorossa a rendersi pericolosa, incrociando di testa sul palo più lontano, sfiorandolo. Al 22' la Lazio reagisce rabbiosamente, trascinata dalla personalità del suo rinomato numero 11. Show di Marinacci sulla sinistra: supera Cantarelli, uno-due col compagno e va a lavorare di esperienza spalle alla porta sul vertice dell'area di rigore. Mariani lo mette giù, ed è penalty in favore della Lazio, trasformato nell'1-1 dallo stesso Marinacci. Un ottimo avvio di gara per l'esterno di Cardone, che tuttavia subirà quattro minuti dopo una doccia freddissima. Sugli sviluppi di un calcio di punizione degli avversari, Marinacci prova a spazzare davanti alla propria porta, ma la sfera viene colpita male, finendo fra i pali di Di Fusco. 2-1 per la Roma.
Il crollo Da ora in poi cessa di essere il derby tanto atteso. Alla mezz'ora, infatti, si concretizza il crollo completo per i biancocelesti: Rocchetti viene atterrato in area avversaria. Calcio di rigore dunque per il team di Lucarelli ed espulsione per doppio giallo ai danni di Pollini. Cantarelli dal dischetto non sbaglia e la Lazio in dieci uomini si ritrova a dover fronteggiare un opprimente passivo di 3-1. Cardone non ha scelta e va a smembrare il reparto più avanzato: fuori il buon Ancillai, dentro Talamonti al posto del capitano. Resta davanti Serafini fisso, coadiuvato da Marinacci: Mari deve ora dare maggior sostegno a centrocampo. La Roma, dalla sua, con l'uomo in più e un certo margine nel segnapunti è pronta a portare in banca il passaggio del turno con grande serenità. Una mossa decisiva in tale senso arriva subito poco prima del duplice fischio, con la rete del poker messa a segno da Evangelisti. Nel secondo tempo i biancocelesti si abbassano e vanno in cerca del contropiede (favorito, almeno potenzialmente, dall'ingresso in campo di Santilli). Ma la Roma concede poco e anzi affonda senza indugi non appena va ad aprirsi (inevitabilmente) lo spazio in mezzo. Lucarelli getta tutti i suoi nella mischia e in molti si distinguono per desiderio di incidere: pericoloso in più di una circostanza Mancino, concreto nel finale invece Alessio Rosa. Il forte attaccante, a lungo lontano dal rettangolo verde, si toglie la soddisfazione del ritorno al goal sugli sgoccioli del match. 5-1 al triplice fischio e la Roma prenota Cerveteri.
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