Serilli
L'Urbetevere vola in finale: tris con la Tor Tre Teste
I ragazzi di Barba vincono la semifinale con il team di Schiavi: martedì incontreranno il Perugia all'ultimo atto
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URBETEVERE – TOR TRE TESTE 3-0
URBETEVERE Della Sala 6, Lo Schiavo 6, Cupellaro 6.5 (23'st Vultaggio 6), Menchinelli 7, Gagliardi 6.5, Buffa 6 (27'st Grimaldi sv), Croci 6 (14'st Galli 6), Campana 6 (1'st Capuano 7), Borni 5 (10'st Farfarelli 6), Legnante 7, Giuncato 5.5 (21'st Stefanacci 6) PANCHINA Bindi ALLENATORE Barba
TOR TRE TESTE Mambelli 5.5 (23'st Borrelli 6), Camilloni 6, Rongione 6.5 (27'st Mascella sv), Basili 6 (27'st Celli sv), Calvani 6, Bellincampi 5.5 (23'st Bielli 6), Recchiuti 5 (17'st D'Uffizi 6), Felici 6 (34'pt Caravillani 5.5), Cetroni 5, Liverani 5.5 (1'st Tofa 6.5), Castaldo 5.5 ALLENATORE Schiavi
MARCATORI Menchinelli 11'pt rig., Capuano 17'st, Legnante 22'st
ARBITRO El Delwy di Roma 2, 5
NOTE Espulso al 36'pt Camilloni (T) per proteste Ammoniti Felici, Borni Angoli 7-2 Rec. 1'pt – 5'st
Dopo due anni l'Urbetevere torna a competere nell'ultimo gradino del suo Memorial: interpreti diversi in campo ma con in panchina ancora lui, Pasquale Barba, condottiero che alzò il trofeo nell'edizione 2015/2016. I suoi gialloblù arrivano all'appuntamento finale in virtù di una vittoria per 3-0 ai danni della Tor Tre Teste. Un risultato che non rende però onore al gruppo di Daniel Schiavi: combattivo (propositivo in fase di costruzione anche se troppo innocuo negli ultimi venticinque metri) e più che valido avversario, messo in ginocchio soprattutto nella ripresa trascorsa per intero con un uomo in meno.
Senza freddezza Si aprono le danze e dopo pochi minuti una punizione battuta corta da Liverani mette in condizione Bellincampi di concludere in porta: palla fuori. Primo squillo rossoblù che non avrà immediato seguito. Al 10', anzi, l'Urbe mette in discesa la sua partita. Cupellaro (strepitoso protagonista inizialmente, poi in calo) cerca il duello in area di rigore avversaria con Bellincampi, qui irruento: il terzino di casa asseconda e si prende un calcio di rigore pesantissimo. Menchinelli si incarica della battuta: traiettoria del tiro indovinata da Mambelli che tuttavia non riesce ad opporsi. Il vantaggio ottenuto scioglie la tensione dell'Urbe che si invola più volte alla ricerca del raddoppio ma che, purtroppo per lei, spiega ben presto il motivo del titolo del paragrafo. All'altezza del quarto d'ora c'è una gustosa ripartenza dei ragazzi di Barba: Giuncato è rimasto indietro, Legnante lancia il suo filtrante a servire Borni. Il numero nove, in quest'occasione come detto privo del partner preferito in attacco, è costretto a cercare l'uno contro uno con il portiere: perde l'attimo buono, lanciando poi la sfera sul secondo palo dove non arriva nessuno. Volano tre minuti ed è ancora Borni con palla al piede, a vincere grintosamente il duello a sportellate con Calvani per poi, però, concludere morbidamente tra le braccia di Mambelli. E' una giornata no per Borni, muscoloso terminale offensivo gialloblù: al 28' Giuncato si destreggia bene in un fazzoletto di terreno per poi servire il compagno che conclude fuori. Poco prima del duplice fischio si segnalano le vivissime proteste sugli spalti rossoblù per un presunto fallo di mano, non sanzionato, commesso da Buffa in area dopo lo sfondamento sulla sinistra di Castaldo. A questo segue l'espulsione di Camilloni, che non sa trattenersi, a parole, con l'arbitro El Delwy.
Chiusura dei giochi L'uomo in meno taglia le gambe alla Tor Tre Teste, che fatica ora ancor di più a porre un freno ai padroni di casa. Al 17', sugli sviluppi di un calcio d'angolo, i ragazzi di Barba si avvicinano ancor di più alla finale: è un missile del neoenetrato Capuano a trafiggere per la seconda volta Mambelli. La Tor Tre Teste non riesce a reagire; di contro all'Urbetevere bastano altri cinque minuti per chiudere definitivamente la partita. Ci pensa Legnante a mettere in banca il risultato, vanificando una prima respinta da parte del portiere rossoblù. Il resto è poco e la stanchezza delle partite ravvicinate si fa sentire prepotentemente. Consumati gli ultimi, sterili residui di cronometro, la festa dei locali può iniziare. Ad attenderli ci sarà una durissima prova martedì: un Perugia in brillante condizione e sempre più sorpresa dell'edizione di quest'anno.