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La rubrica

Campo dixit: applausi per due prestigiatori in giallo

Seconda puntata del romanzo del campionato; vi racconteremo ogni lunedì le avventure dei suoi protagonisti

25 Settembre 2017

Selvini nella scorsa stagione (©Magliocco)

Selvini nella scorsa stagione (©Magliocco)

Vogliamo raccontare quanto accaduto nel weekend dei classe 2004, settimana dopo settimana. Vogliamo proporvi ogni lunedì spunti nuovi, brevi flash, immagini da conservare nella mente. Vogliamo proporvi riflessioni, retroscena e talvolta analisi, per seguire e commentare costantemente le vicende del rettangolo verde e i suoi piccoli, grandi protagonisti. Ma non aspettatevi di trovare qui elenchi di risultati, di numeri e percentuali: al “campo” queste cose non piacciono. Al campo piacciono le giocate, quelle di un attimo, i concetti, le idee. E' il campo che lo dice, è il campo che lo vuole. E sono queste le emozioni di cui vogliamo parlare, senza trascurare, com'è naturale che sia, i fatti, e l'evoluzione della classifica. Con il tempo, i nostri piccoli appuntamenti del lunedì si arricchiranno di aneddoti, statistiche, curiosità: ed è da prenderlo un po' come fosse un romanzo a puntate, questo racconto: con leggerezza, simpatia se volete, e passione. In sostanza, con le sensazioni di chi lo ha scritto con ammiccante partecipazione.



Capitolo 2: Quei funamboli canarini...




Selvini nella scorsa stagione (©Magliocco)

Due esiti degni di nota, nel weekend, sorprese, se così vogliamo definirle. In primis, la vittoria della Accademia Frosinone che con i suoi Coraggiosi (sempre, a prescindere dai risultati, questi prodi 2005 saranno così chiamati) è riuscita a centrare i primi 3 punti con l'Atletico 2000, sconfitto 1-0. In secundis, la seconda splendida figura della Dabliu New Team, migliore, per rendimento, fra le neopromosse. Condivide a quota 6 punti la vetta del girone B, ha il quarto miglior attacco del campionato con 10 goal all'attivo (e cinque di questi sono firme del rapace De Michelis, fiore all'occhiello della rosa di Carbone). A colorare il sabato troviamo due splendide perle. Viva la fantasia e la spregiudicatezza, sia sempre lodata la libera espressione di sé in questa fascia d'età e alzi la mano chi pensa il contrario. Se poi la creatività porta anche all'esito concreto, al goal, allora... vengano pure giù gli spalti, che la magia del calcio finalmente si manifesta nella sua forma più bella. Questo sabato, signori, due magie. Volete sapere l'identità dei maghi? Ecco alcuni indizi: entrambi indossano una maglia prevalentemente gialla. Chi più chi meno, hanno avuto modo di svezzarsi già l'anno scorso giocando contro i più grandi. Uno dei due è un centravanti letale, l'altro un esterno offensivo agile e sgusciante. Non viene in mente niente? Allora va bene, parliamo di Alessandro Selvini e Riccardo Legnante, gioielli del Frosinone uno e dell'Urbetevere l'altro. Giusto per l'appunto: se mettono insieme i loro salvadanai del goal, vengono fuori nove reti, non proprio spicci, cinque di Selvini e quattro di Legnante. Ma la differenza, guardando ai minuti giocati, quasi si annulla: Selvini ha giocato due gare per intero (140 minuti) Legnante no (98 minuti). Ma non attardiamoci troppo con numeri volgari. Oggi parliamo di poesia, non di matematica (anche perché in quanto a goal Legnante in azione con il Perugia (©Lori)fatti c'è un certo già accennato De Michelis di cui tenere conto, e aspettatevi ben presto l'irruzione nelle zone alte della classifica marcatori di Rossi della Roma). Selvini questo sabato ha deliziato tutti con un goal in rovesciata fuori di testa, apprezzato esplicitamente dal suo tecnico. E Maurilio Trimani ha sì motivo di sorridere e coccolarsi il suo talento: con una punta del genere, che l'anno scorso nel sotto età Regionale con l'Accademia ha siglato circa trenta e passa marcature, ci si può veramente divertire (e negli ultimi anni il Frosinone ai play off ha sempre avuto rammarico di uscire con la sensazione di non aver raccolto abbastanza, in particolare sotto porta, in particolare lo scorso anno.) Ma venendo a Legnante: il giocatore, spesso impiegato come esterno sinistro, d'attacco o di centrocampo a seconda dal modulo (ma Barba ritiene possa ricoprire efficacemente anche posizioni centrali) sabato contro il Tor di Quinto ha tirato fuori un coniglio dal cilindro, signori... un coniglio che si candida già fra i migliori della stagione. Punizione dalla sinistra, lui a pochi metri dal primo palo: palla che spiove, coordinazione in movimento, colpo di tacco al volo verso il palo opposto e tanti saluti. Se con il lavoro, con l'aiuto di Pasquale Barba metterà in ogni gara la cattiveria agonistica, allora questo ragazzo sì che potrà davvero contribuire concretamente, aiutare i suoi compagni gialloblù a raggiungere i play off e chissà cos'altro. Stavolta però, il suo non sarà un ruolo da comparsa, come lo scorso anno, ma da attore protagonista.

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