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La rubrica

Campo dixit: non chiamateli adattati

Settima puntata del romanzo del campionato; vi racconteremo ogni lunedì le avventure dei suoi protagonisti

30 Ottobre 2017

La verve di Cardia (©Torrisi)

La verve di Cardia (©Torrisi)

Vogliamo raccontare quanto accaduto nel weekend dei classe 2004, settimana dopo settimana. Vogliamo proporvi ogni lunedì spunti nuovi, brevi flash, immagini da conservare nella mente. Vogliamo proporvi riflessioni, retroscena e talvolta analisi, per seguire e commentare costantemente le vicende del rettangolo verde e i suoi piccoli, grandi protagonisti. Ma non aspettatevi di trovare qui elenchi di risultati, di numeri e percentuali: al “campo” queste cose non piacciono. Al campo piacciono le giocate, quelle di un attimo, i concetti, le idee. E' il campo che lo dice, è il campo che lo vuole. E sono queste le emozioni di cui vogliamo parlare, senza trascurare, com'è naturale che sia, i fatti, e l'evoluzione della classifica. Con il tempo, i nostri piccoli appuntamenti del lunedì si arricchiranno di aneddoti, statistiche, curiosità: ed è da prenderlo un po' come fosse un romanzo a puntate, questo racconto: con leggerezza, simpatia se volete, e passione. In sostanza, con le sensazioni di chi lo ha scritto con ammiccante partecipazione.



Capitolo 7 Non chiamateli adattati


La verve di Cardia (©Torrisi)


Non è difficile da immaginare: sono due gli episodi chiave di questo weekend. Il Savio ferma per la prima volta (1-1) una Vigor Perconti fino a questo momento autentico rullo compressore, consentendo così alla Lazio di volare, da sola, in cima alla classifica. Nel girone A, invece, spicca la prima fuga: scappa la Roma, ora a più quattro. Come mai? Perché l'Urbetevere è stata bloccata su di un pirotecnico 3-3 all'Angelo Sale, casa del Ladispoli che, zitto zitto, si sta ritagliando un suo ruolo nel girone. Ora, prendiamo due squadre. Dal raggruppamento A, per l'appunto, il Ladispoli, mentre dal B il Cinecittà Bettini. Un punto divide le due compagini, oltre a storie, allenatori, individualità e avversarie del girone, naturalmente differenti fra di loro. Prendiamo ora una cosa in comune, un singolo giocatore. Scegliamo un ragazzo da ciascuna. Abbiamo già fatto un raffronto del genere in questa rubrica. Vi ricordate il secondo capitolo? Con Legnante dell'Urbetevere e Selvini del Frosinone. Stavolta lo facciamo con Cardia del Ladipsoli e Garritano del Cinecittà Bettini.


Garritano (©DeCesaris)

Autentici trascinatori dei rispettivi gruppi, stanno segnando un vera valanga di goal. Cardia è a 7, dopo altrettante giornate. Garritano? Neanche a parlarne. Ha segnato sinora 10 goal. Un bottino che lo rende il terzo

miglior marcatore del torneo a pari merito con Rossi della Roma. Avete presente Rossi? Lo avete mai visto? E' uno che segna da ogni posizione, che capitalizza anche sulla palla sporca che non ti aspetti, oltre ad avere la classe da Roma. Ma tornando a noi: non è solo il numero dei goal a stupire di Cardia e Garritano, ma soprattutto la continuità. E' quella a renderli due pilastri per Ladispoli e Bettini. Entrambi vanno a segno ormai ogni giornata, da un mese a questa parte. Cardia con una doppietta e goal singoli per il resto, Garritano con una tripletta e ben tre doppiette consecutive. Ma non è questo il bello. “Saranno bravi” direte voi. Il bello è che nessuno dei due è un attaccante di nascita. Proprio così. E non parliamo di “quello era un trequartista... quello un interno...” no, erano entrambi difensori. E, sicuramente, merito per una parte dell'intuizione vincente dei rispettivi tecnici e club, ma soprattutto grazie alla grande dedizione e impegno dei due, possiamo dire che si siano guadagnati un mutamento di appellativo. E' ormai assolutamente dovuto. Non chiamateli più giocatori adattati. E' il momento di chiamarli bomber di ruolo.


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