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L'intervista
10 Novembre 2017
Walter Broccolato
L'Accademia Frosinone sta dimostrando a tutti di non essere di certo una vittima sacrificale. All'inizio poteva esserci qualche dubbio, naturalmente: una squadra di sotto età nel massimo campionato Regionale, a prescindere dalla qualità dei singoli elementi, non parte con i favori del pronostico. Eppure, i “coraggiosi” di Walter Broccolato dopo otto, durissime giornate si ritrovano lì: fuori dalla zona retrocessione, al di sopra di ben quattro squadre. I ciociari classe 2005 ci sono arrivati grazie a due vittorie e un pareggio. “Siamo contenti”, commenta il tecnico Walter Broccolato, “abbiamo ottenuto punti prima di quanto ci aspettassimo inizialmente. Credevamo arrivassero più in là, vero la fine del girone d'andata. Invece abbiamo dimostrato che il lavoro dei ragazzi e di tutto lo staff, svolto di settimana in settimana, ha dato sta dando già buoni frutti.” Parliamo di un percorso di crescita. “Assolutamente, sono state otto giornate di evoluzione continua. Se torno indietro nel tempo, alle prime giornate, c'era una certa titubanza nel nostro atteggiamento. Una titubanza vista anche con l'Atletico 2000 per esempio: tant'è che di quella sfida, a prescindere dai tre punti presi, non ricordo una grande prestazione da parte nostra. Poi qualcosa ha iniziato a sbloccarsi a partire dalla sfida con la Fortitudo Academy: un atteggiamento migliore, più combattivo e grintoso. E arriviamo così alla vittoria della scorsa settimana con la Dabliu, frutto, in questo secondo caso, di un'ottima performance e di una tangibile voglia di fare risultato.” Entusiasmo, grinta e ora cattiveria agonistica. E' un'altra Accademia Frosinone. “Diciamo che all'inizio dovevamo ancora trovare il giusto amalgama con i ragazzi nuovi. Poi non dimentico certo il fatto che i miei giocatori, pur provenendo da una scuola calcio di un certo livello, che li ha fatti confrontare in più circostanze con realtà professionistiche, dovevano ancora abituarsi al confronto duro che ci può essere, per esempio, con un avversario più grande d'età. Ora, la realtà che vedo è questa, soffriamo molto meno la fisicità di nostri avversari.” Per il futuro, l'atteggiamento da proporre in campo resta sempre lo stesso, a partire dall'importantissimo match con il Racing Fondi: “Per colmare il gap dell'età noi dobbiamo mettere in campo quel pizzico di cattiveria agonistica in più dei nostri rivali, lottare su ogni pallone. Solo così possiamo valorizzare il nostro coefficiente tecnico, che per quanto riguarda la gestione del pallone ci avvantaggia rispetto a molti avversari.”
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