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La rubrica

Campo dixit, questo Frosinone può fare di meglio

Dodicesima puntata del romanzo del campionato; vi racconteremo ogni lunedì le avventure dei suoi protagonisti

04 Dicembre 2017

Faticanti, capitano del Frosinone (© DiMenno)

Faticanti, capitano del Frosinone (© DiMenno)

Vogliamo raccontare quanto accaduto nel weekend dei classe 2004, settimana dopo settimana. Vogliamo proporvi ogni lunedì spunti nuovi, brevi flash, immagini da conservare nella mente. Vogliamo proporvi riflessioni, retroscena e talvolta analisi, per seguire e commentare costantemente le vicende del rettangolo verde e i suoi piccoli, grandi protagonisti. Ma non aspettatevi di trovare qui elenchi di risultati, di numeri e percentuali: al “campo” queste cose non piacciono. Al campo piacciono le giocate, quelle di un attimo, i concetti, le idee. E' il campo che lo dice, è il campo che lo vuole. E sono queste le emozioni di cui vogliamo parlare, senza trascurare, com'è naturale che sia, i fatti, e l'evoluzione della classifica. Con il tempo, i nostri piccoli appuntamenti del lunedì si arricchiranno di aneddoti, statistiche, curiosità: ed è da prenderlo un po' come fosse un romanzo a puntate, questo racconto: con leggerezza, simpatia se volete, e passione. In sostanza, con le sensazioni di chi lo ha scritto con ammiccante partecipazione.


Capitolo 12 Questo Frosinone può fare di meglio

Faticanti, capitano del Frosinone (© DiMenno)


La Lodigiani si scrolla di dosso fatiche e ramarichi della partita con la capolista Lazio e si rifà nell'ultima giornata, sconfiggendo per 3-0 il Frosinone. Questo per i ciociari può significare una cosa sola: continua il tabù degli scontri diretti. Se infatti contro le "piccole" i ragazzi di Maurilio Trimani hanno sempre vinto, contro le rivali dei piani alti ancora non è arrivato il successo. Ripercorrendo brevemente i fatti: con la Lazio è avvenuta l'indimenticabile debalce, la sconfitta per 7-1, con la Vigor Perconti è arrivato il rocambolesco pareggio per 3-3 (dopo un primo tempo ben giocato ma dove non si è concretizzato) e, per ultima, con la Lodigiani è venuta fuori una sconfitta per 3-0.  Minimo comun denominatore delle tre gare: tutte giocate fuori casa. Un'attenuante da considerare da una parte, ma che, dall'altra, lascia il tempo che trova, viste le qualità del gruppo. Maurilio Trimani, tecnico di esperienza, uomo profondamente immerso all'interno della società ciociara, nonché punto di riferimento importante, si ritrova a guidare quest'anno una squadra che, nello scorso anno , ha realizzato una vera e propria impresa. Vestendo, come di consueto, la maglia dell'Accademia Frosinone, i classe 2004 hanno dominato da sotto età nei Regionali, raggiungendo una sorprendente promozione nel torneo d'Elite (dove ora competono, infatti, i classe 2005 di Walter Broccolato). Questo Frosinone non è carente, affatto.  Basta vedere le potenzialità del reparto offensivo (ben 61 goal fatti) che se la gioca alla pari con quello, temibile per freddezza, della Lazio.  Le doti tecniche non mancano e neanche la componente fisica: (Ferrieri, Navarra per citare alcuni giocatori particolarmente torreggianti) senza dimenticare che al centro dell'attacco gioca un certo Selvini, attuale capocannoniere del campionato, autore di 22 centri in dodici giornate di campionato, con uno scarto di tre reti su Rossi, prolifico centravanti della Roma. Cosa manca dunque? Forse un poco di imprevedibilità? Quella che assicuravano lo scorso anno le giocate dell'incontenibile Ippoliti sulla corsia di destra e di Di Palma tra le linee? Questo spiegherebbe come mai quando la gara è giocata con avversari di livello inferiore non ci siano problemi. Problemi che, di contro, vengono fuori contro rivali di pari forza, che non concedono il dominio del rettangolo di gioco. Difficile dirlo ora, comunque. Come spesso ribadito dallo stesso Trimani, ad ogni modo, la crescita dei giocatori resta la priorità, al di là dei riusltati sportivi conquistati nella prima categoria agonistica. E sulla bontà del lavoro non si discute. Ma alla luce del valore di questo gruppo, ci si può ragionevolmente aspettare qualcosa di più sul campo in futuro. Magari nel girone di ritorno, quando le misure sugli avversari saranno prese in modo più preciso e si potranno disputare le partite che contano nella cornice amica di Frosinone. 

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