Cerca
L'intervista
03 Gennaio 2018
Gianluca Alfonsi (FotoDeCesaris)
Gianluca Alfonsi si lanciato con entusiasmo in una nuova avventura quest'anno, prendendo con sé il gruppo classe 2004 della Tor Tre Teste nell'ultima parte del 2017. Squadra protagonista di un inizio di stagione da grande protagonista, alla compagine rossoblù precedentemente guidata da Daniel Schiavi la forza e le capacità per vincere non sono mancate: forse occorreva slancio sotto altri aspetti. "Conosco bene questa categoria", ci racconta Gianluca Alfonsi "Non è facile affrontarla. E' vero, questo gruppo ha fatto molto bene sotto il profilo dei risultati e ciò non mi sorprende: a primo impatto ho visto subito che c'era grande ricchezza per quanto riguarda le individualità. Contemporaneamente, però, ho notato anche quello su cui dobbiamo lavorare, il nostro punto debole: dobbiamo riconsiderarci, smettere di vederci come singoli e trasformarci in un gruppo, creare una vera e propria squadra a trecentosessanta gradi. Personalmente ho un diktat personale, quello di preparare il maggior numero di ragazzi per il professionismo. E per far questo serve avere una mentalità proiettata verso il collettivo." Alfonsi non intende dire che c'è disunione, anzi: "L'amalgama e l'amicizia fra i ragazzi è evidente e sono contento di questo. Quello che devo impegnarmi a trasmettere loro, invece, è un'idea comune, basata sui concetti di gioco. Questo è necessario se si vuole costruire dei giocatori pensanti e tatticamente intelligenti. Mi torna in mente la partita con la Romulea (terminata 1-1, ndr), dove si sono visti grandi giocatori che però nell'insieme non sono riusciti ad esprimersi nel migliore dei modi. Nel complesso una partita non ben fatta dalla mia squadra. I reparti? In avanti abbiamo tanti interpreti, tante possibilità differenti e una forza non importante. Dietro siamo numericamente più corti, ma la qualità e i presupposti per far bene non mancano. Ora dobbiamo impegnarci per lavorare tutti insieme, in concerto. Sono fermamente convinto che con i grandi giocatori si vincono le partite, mentre con i grandi gruppi si vincono i campionati. Dobbiamo lavorare e comprendere questo, per migliorare ulteriormente al di là dei risultati sul campo."
EDICOLA DIGITALE
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni