L'intervista

Città di Ciampino, Olivetti: "Teniamo alta l'asticella"

Il tecnico degli aeroportuali parla dopo gli ultimi tre risultati utili di fila; ora la zona rossa è distanziata di 3 punti

Il Città di Ciampino ha iniziato bene il nuovo anno. Soprattutto nell'ultimo periodo gli aeroportuali hanno trovato una continuità ed un passo che li rilancia fortemente nella lotta salvezza. Basta vedere le ultime tre gare, dove hanno totalizzato ben sette punti (più della metà di quanto fatto in tutto il girone di andata). Ne abbiamo parlato con il tecnico, Davide Olivetti, che non aveva mai perso la fiducia. "Sì è vero, ci troviamo a più sei sulla zona retrocessione, ma noi restiamo tranquilli, dobbiamo rimanere sotto pressione, non possiamo permetterci di adagiarci sugli allori. Detto questo siamo sereni, perché sappiamo che questa squadra ha le qualità e le carte in regola per far bene: io l'ho sempre detto. Cosa è cambiato rispetto a prima? Forse abbiamo un pizzico di consapevolezza nei nostri e mezzi e di fortuna in più. Continuiamo a subire molto, sia con il Ceprano che con l'Atletico 2000 siamo andati sotto, ma poi abbiamo recuperato, vincendo. Questo perché ora la squadra si riorganizza in campo più velocemente e reagisce in modo migliore e più dirompente rispetto a prima." Riguardo le ultime tre partite, Olivetti non ha dubbi: "Le migliori prestazioni sono state con l'Atletico 2000 (vittoria, ndr) e l'ultima con il Savio (pareggio, ndr). Non abbiamo giocato benissimo contro il Ceprano, che, fra l'altro, è la rivale per la salvezza che mi è piaciuta di più sinora per organizzazione sul campo, ma siamo riusciti lo stesso ad arrivare al risultato." Il tecnico non è affatto sorpreso di quanto visto di recente. "Questo gruppo all'andata, nonostante i pochi punti fatti, se l'è giocata con tutti, ad eccezione della gara con il Frosinone. Ora i ragazzi si stanno finalmente adattando al livello del mondo agonistico. La mia fortuna si è sempre suddivisa in tre aspetti: l'avere una società dietro che non ha mai fatto pesare né a me, né alla squadra la delicata posizione in classiffica; l'avere accanto un grandissimo preparatore atletico, Giuseppe Porcella, che è molto di più; infine il guidare una squadra che non si è mai disunita nonostante gli scarsi risultati, che non si è mai abbattuta ma che viceversa si è sempre approcciata al lavoro con grande curiosità e voglia di imparare. I risultati non sono altro che una logica conseguenza di queste componenti: finalmente iniziamo a raccogliere i frutti. Ora dobbiamo spingere più in là i nostri obiettivi, tenere alta l'asticella. Chiaro che la salvezza resta la nostra priorità, ma vogliamo provare a puntare il Ceprano. Dobbiamo sempre guardare sopra di noi: è così che si cresce."

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