Cerca
playoff
08 Maggio 2018
L'Urbetevere batte la Lazio e conquista la sua terza finale consecutiva (©Lori)
GIOVANISSIMI FASCIA B ELITE - SEMIFINALE
LAZIO - URBETEVERE 0-2
LAZIO Morsa 6.5, Bedini 5.5, Quaresima 6, Mancini 5.5, Del Mastro 5.5, Marafini 6, Botticelli 5 (13’st Carboni 6), Rossi 5.5, Serafini 5.5 (34’st Gennari sv), Napolitano 5.5 (27’st Minelli sv), Cherubini 5 PANCHINA Sternini, Vecchi, Nannini, Tredicine ALLENATORE Alboni
URBETEVERE Della Sala 7, Chillè 7, Farfarelli 7, Menchinelli 8, Gagliardi 7, Buffa 7 (25’st Lo Schiavo 6.5), Giuncato 7, Campana 7, Borni 7 (19’st Mercurio 6.5), Legnante 8 (39’st Vultaggio sv), Capuano 7 (37’st Calisse sv) PANCHINA Bindi, Galli, Stefanacci ALLENATORE Barba
MARCATORI Menchinelli rig. 37’pt, Legnante 26’st
ARBITRO Ingenito di Ostia Lido
NOTE Ammoniti Morsa, Napolitano, Campana, Quaresima, Farfarelli Angoli 7-6 Rec. 2’pt, 5’st
Verrebbe da dire "la solita grande Urbetevere", ma ormai è diventato quasi riduttivo etichettare così una società che, da tre anni a questa parte, costruisce squadre uscenti dalla scuola calcio in grado di giocarsela alla pari, se non oltre, con quelle dei club professionistici. Da Via della Pisana arriva un altro capolavoro, che si concretizza al Melli e porta dritto alla terza finale consecutiva di categoria. La Lazio viene spazzata via con una prestazione ai limiti della perfezione, fatta di solidità difensiva, muscoli a centrocampo e letalità in attacco: sugli scudi Menchinelli e Legnante, autori dei due gol, ma quello che colpisce di questa corazzata è la coesione del gruppo, in cui ogni elemento è sempre disposto a sacrificarsi per l'altro. Chapeau, ora in finale c'è ancora la Roma.
Nei primi minuti di gioco regna l’equilibrio, con le due compagini che si studiano nella zona nevralgica del campo senza costruire potenziali occasioni da gol. Il primo tentativo è dei padroni di casa con il colpo di testa debole e centrale di Del Mastro sul corner di Napolitano; gli ospiti rispondono con la gran punizione di Menchinelli, respinta bene da Morsa. Al 19’ episodio contestatissimo da parte dei gialloblu, con Giuncato che viene trattenuto in area laziale, ma l’arbitro fischia contro l’attaccante, che rimane perplesso insieme a tutto il resto della sua squadra. I ragazzi di Alboni tornano a farsi vedere intorno alla mezz’ora, in entrambi i casi con Napolitano, che prima calcia sul fondo, poi viene chiuso bene da un attento Della Sala. Il finale di frazione è tutto a favore dell’Urbetevere: Morsa è ancora provvidenziale sul destro di Menchinelli, poco dopo però si lascia sfuggire la sfera su un traversone dello stesso numero 4, trattenendo poi Legnante e concedendo un rigore alla squadra di Barba. Menchinelli è freddissimo dagli 11 metri e firma l’1-0 gialloblu.
Nella ripresa ci si aspetta subito una reazione della Lazio, ma è l'Urbetevere a sfiorare di un niente il gol del raddoppio: Morsa fa buona guardia sul destro di Menchinelli, il palo invece strozza in gola l'urlo di gioia di Legnante. La squadra di Alboni prova a scuotersi, Napolitano e Cherubini però non riescono a far cambiare passo ai loro, tant'è che i gialloblu rischiano poco o niente dietro, con Della Sala che è attento in tutte le situazioni ma mai costretto ad interventi degni di nota. Morsa (il migliore della Lazio nonostante l'episodio sfortunato del primo tempo), salva ancora sul colpo di testa di Gagliardi, ma pochi istanti più tardi non può nulla sul tocco morbido di uno straordinario Legnante, che scappa via alla difesa e deposita in rete la palla che mette il punto esclamativo sul successo ospite. Nel finale c'è spazio addirittura per un altro palo colpito dai gialloblu, stavolta con il neo entrato Mercurio, che avrebbe reso ancor più prodigioso un successo già di per sé strabiliante.
EDICOLA DIGITALE
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni