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l'intervista

Futbolclub, Zughetti: “Risultati? Impegno e organizzazione”

Il tecnico dei classe 2005 e Responsabile della Scuola Calcio blucerchiata: “Curiamo i nostri ragazzi a 360°, in campo e fuori”

17 Ottobre 2018

Zughetti assieme al presidente Ferrero

Zughetti assieme al presidente Ferrero

Zughetti assieme al presidente Ferrero

In casa Futbolclub si godono lo splendido avvio di stagione dei loro classe 2005. Due gruppi che hanno mosso i primi passi in campionato in maniera decisamente convincente visto che sono arrivate due vittorie: “Ci sta premiando l'organizzazione e l'impegno che mettiamo – afferma Zughetti, tecnico di uno dei due gruppi nonché Responsabile della Scuola Calcio – I ragazzi stanno seguendo alla lettera le nostre indicazioni. Abbiamo più di 40 bambini in questa fascia d'età che vengono seguiti da due allenatori e da preparatori, tutti lavorano assieme cercando di far sì che questi ragazzi possano crescere al meglio. Fino ad oggi l'impegno è stato massimo da parte di tutti sia nei comportamenti che dal punto di vista prettamente tecnico e quando è così si possono ottenere solo risultati positivi”. Ma come si coordina l'attività in casa Futbolclub? Zughetti risponde: “Nei primi due giorni di allenamenti, assieme a mister Luca Antonini, c'è prevalentemente un lavoro che coinvolge tutti i bambini. Poi c'è una divisione per ruolo e capacità per cercare di migliorare alcuni aspetti tecnici o tattici. Il giovedì invece ogni tecnico lavora in maniera specifica sul gruppo che avrà poi il sabato o la domenica. A rotazione poi – continua Zughetti – dai 2 ai 4 bambini classe 2006 vengono inseriti negli allenamenti dei classe 2005 per fargli così intraprendere quel processo di formazione che gli sarà utile per affrontare il campionato l'anno prossimo. Questo è un aspetto importante perchè ci deve essere continuità tra Scuola Calcio e Agonistica”. Dimostrazione tangibile di come in casa Futbol si faccia attenzione ad ogni dettaglio: “Qui curiamo ogni singolo aspetto, dall'alimentazione alla prevenzione, sino poi ad aiutarli se hanno magari alcune difficoltà relazionali a scuola. Qui l'atleta non è solo quello ce vediamo durante gli allenamenti ma per noi, ogni ragazzo viene visto prima come persona e pertanto accompagnato in un cammino che va ben oltre il campo”.

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