l'intervista
Futbolclub, Zughetti: “Risultati? Impegno e organizzazione”
Il tecnico dei classe 2005 e Responsabile della Scuola Calcio blucerchiata: “Curiamo i nostri ragazzi a 360°, in campo e fuori”
In casa Futbolclub si godono lo splendido avvio di stagione dei loro classe 2005. Due gruppi che hanno mosso i primi passi in campionato in maniera decisamente convincente visto che sono arrivate due vittorie: “Ci sta premiando l'organizzazione e l'impegno che mettiamo – afferma Zughetti, tecnico di uno dei due gruppi nonché Responsabile della Scuola Calcio – I ragazzi stanno seguendo alla lettera le nostre indicazioni. Abbiamo più di 40 bambini in questa fascia d'età che vengono seguiti da due allenatori e da preparatori, tutti lavorano assieme cercando di far sì che questi ragazzi possano crescere al meglio. Fino ad oggi l'impegno è stato massimo da parte di tutti sia nei comportamenti che dal punto di vista prettamente tecnico e quando è così si possono ottenere solo risultati positivi”. Ma come si coordina l'attività in casa Futbolclub? Zughetti risponde: “Nei primi due giorni di allenamenti, assieme a mister Luca Antonini, c'è prevalentemente un lavoro che coinvolge tutti i bambini. Poi c'è una divisione per ruolo e capacità per cercare di migliorare alcuni aspetti tecnici o tattici. Il giovedì invece ogni tecnico lavora in maniera specifica sul gruppo che avrà poi il sabato o la domenica. A rotazione poi – continua Zughetti – dai 2 ai 4 bambini classe 2006 vengono inseriti negli allenamenti dei classe 2005 per fargli così intraprendere quel processo di formazione che gli sarà utile per affrontare il campionato l'anno prossimo. Questo è un aspetto importante perchè ci deve essere continuità tra Scuola Calcio e Agonistica”. Dimostrazione tangibile di come in casa Futbol si faccia attenzione ad ogni dettaglio: “Qui curiamo ogni singolo aspetto, dall'alimentazione alla prevenzione, sino poi ad aiutarli se hanno magari alcune difficoltà relazionali a scuola. Qui l'atleta non è solo quello ce vediamo durante gli allenamenti ma per noi, ogni ragazzo viene visto prima come persona e pertanto accompagnato in un cammino che va ben oltre il campo”.