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FOCUS
05 Febbraio 2019
Frosinone Calcio, ©DelGobbo
Stasera inizia "Sanremo" e il Frosinone di Lorenzo Carinci si augura di non concludere questa stagione come un festival delle occasioni perse, mancate. Ci vorrebbe sempre una maglia giallorossa davanti ai ciociari: la migliore versione dei leoncini a Trigoria a inizio campionato e due giorni fa alla "Città dello Sport".
A un passo dall'impresa totale, da quel risultato mai raggiunto dalle altre quattordici squadre del girone B. Imporre il pareggio alla corazzata di Rubinacci e segnarle tre gol in due confronti - la Roma ne ha subiti appena 13 - ha evidenziato un atteggiamento costante del Frosinone: davanti a squadre fondate su un gioco edificante, propositivo che affrontano le gare a viso aperto e dettando ritmi alti, i giri di motore aumentano. Stefanelli, Evangelisti e Zettera sono dotati di una resistenza allo sforzo atletico di rilievo - considerando la giovanissima età e lo sviluppo muscolare - e dalle loro doti da "maratoneti" tutti traggono vantaggio. Principalmente Coletta, il goleador ciociaro con 16 reti all'attivo. Cipolla regista, nel nuovo ruolo rispetto a quello di seconda punta occupato nell'Accademia Frosinone di Broccolato lo scorso anno, una delle modifiche tattiche vincenti di Carinci. Anche se, in considerazione del livello di preparazione dei tecnici e del lavoro svolto, un gruppo di ragazzi che già ha disputato il campionato élite da sottoetà, dovrebbe almeno stazionare senza difficoltà al secondo posto, proprio alle spalle della Roma.
Imbattibili in casa (8 vittorie e 2 pareggi). I problemi arrivano lontano da Frusinello. Le quattro sconfitte a Trigoria, Aprilia, sul campo della Tor Tre Teste e Carso hanno inaspettatamente lasciato apertissimo il discorso playoff. La Polisportiva Carso di Gennaro Del Prete, straordinaria e sorprendente realtà ai vertici del girone, ha conquistato 4 punti nei confronti diretti col Frosinone: alla terza giornata, quando i pontini hanno pareggiato 1-1 al "Comunale" di Ferentino, le carte si sono rimescolate. Se Roma, Lazio, Urbetevere e Grifone Monteverde sono certe di qualifarsi alla post season, l'inserimento del Carso che non intende mollare, rende avvincente la volata con Tor Tre Teste e Frosinone. Un Frosinone che fatica con le "piccole". Loro si chiudono. I Leoni vogliono tenere aperta l'entrata finale, dalla porta principale. E non rimanere in gabbia. Sarebbe un peccato. Un'occasione persa.
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