Regionali
Torrenova, Madeddu: "Serve un pizzico di concretezza"
Il tecnico parla del suo gruppo, elogiandone le grandi qualità: ora però serve un po' più di concretezza
Il Torrenova sta facendo un bel campionato in questa stagione, configurandosi come una tra le protagoniste del girone E del torneo Regionale. Abbiamo fatto il punto della situazione insieme al tecnico, Giuseppe Madeddu. “Questo è un gruppo con un tasso tecnico molto alto, sinceramente ad oggi non ho visto nessuno proporre un calcio migliore rispetto al nostro. Siamo contenti dei risultati ottenuti sul campo, ma il mio principale scopo è la formazione dei giocatori. Una cosa che amo della mia squadra è che ha la predisposizione a proporre: in campo è lei che vuole comandare il gioco. Inizialmente abbiamo pagato un po’ lo scotto del passaggio dalla scuola calcio all’agonistica, ma pian piano ci siamo abituati alla tensione. Siamo poi l’unica realtà dell’Under 14 Regionale ad aver preso parte ad uno dei tornei più prestigiosi del paese, L’Halima Haider. Ci siamo confrontati con realtà professioniste, ben figurando: penso alle gare con il Frosinone, con l’Empoli contro cui abbiamo giocato benissimo, rischiando addirittura di vincere.” Insomma un impatto positivo da parte del gruppo nel primo anno di agonistica. Chiediamo per questo a mister Madeddu se avrebbe visto bene i suoi ragazzi in un contesto più complicato, come l’Elite. “Probabilmente questa squadra si sarebbe potuta esprimere bene anche nel massimo campionato, anche per posizioni di centro classifica. Un assaggio di Elite lo abbiamo anche dato in realtà, incontrando in amichevole formazioni che competono in quel torneo. Abbiamo battuto per 7-2 il Città di Ciampino, per dire.” Eppure nel campionato Regionale il Torrenova sembrerebbe rendere meno rispetto alle sue potenzialità. “Vedo molta strategia intorno a noi, squadre che si coprono, che rinunciano a proporsi. Contro formazioni del genere a volte può capitare il contropiede, l’episodio che ti porta a lasciare i punti sul piatto. Ma di questo non rimprovero i miei ragazzi.” La corsa è ancora lunga. “Non ci sentiamo estromessi dalla lotta al primo posto, possiamo ancora provare a lottare per salire. Dove dobbiamo migliorare? Dobbiamo imparare a specchiarci di meno. Sappiamo di essere belli e bravi, apprenderemo con il tempo a essere più concreti.”