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L'intervista

Grifone Monteverde, Maffei: "La Lazio? Nessuna paura"

Le considerazioni del tecnico dopo la vittoria con l'Accademia e a pochi giorni di distanza dal big match con la capolista

11 Marzo 2019

(©Torrisi)

(©Torrisi)

(©Torrisi)

Ci sono ancora tante partite da giocare e non è ancora tempo di farsi i calcoli. D'altra parte, è doveroso considerare che il pareggio per 1-1 emerso al termine del match di cartello dell'ultimo weekend tra Urbetevere e Savio, abbia concesso al Grifone Monteverde un dono o, meglio, un status importantissimo. L'avere il destino fra le proprie mani. Due gare da recuperare non sono poche e ai rossoblù basta vincerne una per trovarsi catapultati in seconda posizione da soli. Ne abbiamo parlato con Alessandro Maffei, tecnico del Grifone, partendo dall'ultima vittoria ottenuta, quella con l'Accademia per 6-2. "Ho visto nel complesso la solita bella prestazione: ritmi alti, concretezza nel chiuderla già nel primo tempo, grandissimo apporto da parte di tutti coloro che sono entrati in campo in corso d'opera, per far, tra l'altro, rifiatare i compagni. Abbiamo quattro partite da giocare nelle prossime due settimane e non voglio trascurare l'arrivo dei primissimi caldi. Complimenti comunque all'Accademia, una bella squadra che gioca bene. Il fatto che siano partiti così così a inizio stagione e ora siano a questo punto dà merito al lavoro svolto dall'allenatore (Simone Corino, ndr)." Riguardo al big match tra Urbetevere e Savio Maffei dice la sua: "Personalmente ho visto un ottimo Savio, dal primo all'ultimo minuto. Pertanto dico: attenzione a chiamarlo fuori dalla lotta playoff. L'Urbetevere poi ha fatto per me dal punto di vista caratteriale." Tornando a casa Grifone. Mercoledì c'è un match assolutamente da non perdere: il primo dei recuperi infrasettimanali da giocare, il ritorno con la Lazio. "Mi fa sorridere anzitutto che in molti ci diano per spacciati, c'è anche chi ha parlato di 'pareggio fortunato' per noi all'andata. Non credo siano andate così le cose e anche mercoledì andremo a giocarcela a testa alta. Noi no abbiamo paura di nessuno, poi il campo dirà la sua, come sempre. Spiace solamente giocarla al Gentili e non al Melli, considerando anche l'orario: giocheremo così questa grande sfida in un campo più piccolo e con un'illuminazione inferiore rispetto, ad esempio, al Melli. In ogni caso, siamo pronti per scendere in campo, concentrati e determinati."

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