regionali
Vis Aurelia, Bruno Incarbona "Il segreto è il rapporto con i ragazzi"
Il tecnico sta portando alla salvezza la formazione classe 2005 ed è reduce dal pareggio di Fiumicino. Il suo segreto è l'armonia con i suoi ragazzi
L'obiettivo della salvezza in casa Vis Aurelia è a portata di mano. Buona parte del merito, insieme a quello della società e dello staff va data a Bruno Incarbona, tencico esperto che ha preso la squadra in corsa dandole una strategia precisa da seguire ed un nuovo entusiasmo. Caratteristiche che si sono viste anche nell'ultimo match in cui è arrivato un pareggio importantissimo. "Ho preso questa squadra in corsa, che non navigava in buone acque. Tutto sommato sono abbastanza soddisfatto di quello che stanno facendo, anche perché questa è un'età difficile, perché passano dalla preagonistica all'agonistica. I ragazzi stanno lavorando bene e sicuramente hanno margini di miglioramento secondo me. La società ci tiene tantissimo a mantenere questa categoria, perché comunque avere una squadra nei Regionali fa richiamo. Siamo reduci dal pareggio di Fiumicino, contro una squadra che prende pochissimi gol. Sono felice per quanto fatto in campo, anche se potevamo addirittura vincerla, visto che non siamo riusciti a mettere dentro un'occasione nel finale. Avevamo anche delle assenze che non ci hanno permesso di esprimerci al meglio, ma sono soddisfatto per quello che hanno fatto, in quanto hanno messo in pratica quello che avevo chiesto loro. Nella prossima giornata giocheremo con la Leocon di Civitavecchia, una partita abbastanza delicata. Se riuscissimo a fare risultato pieno saremmo praticamente quasi salvi, ci mancherebbero poi 4-5 punti per poterla centrare definitivamente”.
Il segreto Il tecnico ha allenato anche altre categorie ed ha viaggiato anche in Serie D. A lui abbiamo chiesto quindi qual è la differenza principale tra allenare un gruppo grande ed uno di ragazzi alle prime armi "Io sono fortunato perché insegno a scuola, ho sempre a che fare con ragazzi giovani. Il segreto è trovare la chiave giusta, con una generazione che è un po' particolare. In questo dunque posso essere avvantaggiato rispetto ad altri. Secondo me è farsi volere bene, farsi amare dai propri giocatori. E questo vale dalla Serie A all'ultima categoria"