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Lo speciale
31 Maggio 2019
Giunta al termina la stagione sportiva che ha visto trionfare la Lazio, è tempo di svelare la nostra proposta di Top 11. Partiamo dalla panchina. Anche Tommaso Rocchi, per aver riportato la sua Lazio sul tetto regionale era certamente meritevole di nomination per la panchina del nostro schieramento. Ma tutto sommato, considerando la continuità dimostrata e l'essere arrivato a giocarsi l'accesso alla finale praticamente alla pari con la Roma, abbiamo optato per la conferma di Alessandro Maffei. In campo, un 4-3-3 con una giustamente folta presenza di aquilotti. Dietro, sulle corsie, gli ottimi terzini, lodevoli anche nei playoff, Iobbi e Milani, ad assistere la coppia di centrali che vede la new entry Oddi la super conferma di Sorrentino. Fra i pali Magro, affidabilissimo biancoceleste, fra gli eroi della finale. A centrocampo le chiavi le consegniamo a Rozzi, cervello giallorosso, assistito ai lati da due mezzali da stropicciarsi gli occhi, i capitanissimi De Angelis e Graziani, che hanno contribuito alle fortune dei propri team. In attacco diamo spazio ad Amerighi, estroso esterno sinistro del Grifone, prolifico e brillantissimo anche nei playoff. Al centro Coletta, bomber del Frosinone e attaccante più concreto di tutto il torneo, infine a destra mantiene il posto con grande merito Cannatelli, duttile e carismatica freccia della Lazio, di cui è capitano. Proprio lui di recente ha sollevato una coppa pesante ma leggerissima, che mancava alla bacheca delle aquile da tredici anni.
Se i campioni regionali hanno la miglior difesa dell'Elite è merito anche dei loro bravi portieri. Premiamo Magro, protagonista in entrambi i derby con la Roma tra Halima Haider e finale. Ottimi riflessi e sicurezza nell'intervento, ha subìto solo 7 goal in stagione.
Ha abituato a prestazioni importanti, per quantità e qualità. Superarlo sulla sua corsia è difficile per chiunque, è bravissimo nella scelta dei tempi. In grado di supportare ottimamente i centrali, è un valore aggiunto dietro e l'ha dimostrato anche nei playoff.
È cresciuto nel ritorno, dimostrandosi il migliore in campo anche in periodi di poca brillantezza per la sua squadra. Centrale fra i più forti della categoria, impreziosito da testa e cuore. Pilastro delle retrovie della nostra Top 11
La sua presenza infonde sicurezza. Sa perfettamente come sfruttare la sua fisicità, ben gestendo la sua forza nel sovrastare gli avversari che passano dalle sue parti. Esperto, ha già due anni d'Elite alle spalle e quest'anno è maturato non poco.
Sa come essere devastante quando si invola palla al piede, prendendo di sorpresa gli avversari. Abile nel sovrapporsi, è l'arma offensiva in più a sinistra e l'ha dimostrato anche durante le fasi finali. Veramente un ottimo giocare di spinta
Nella finale non ha inciso come avrebbe voluto, ma cosa rimproverargli? Stiamo parlando di un capitano che gioca come interno, eppure capocannoniere del torneo con ben 26 reti all'attivo. Altro che vizio del goal, la sua è una mania. Formidabile centrocampista, prezioso in ogni fase di gioco.
Metronomo davanti alla difesa, un ragazzo che ha dimostrato intelligenza calcistica e ottime capacità di raccordo tra i reparti. Sa alternare la giocata audace a quella facile e pratica, sa come regolare i ritmi. Un ottimo artigiano della manovra
Stellina rossoblù, in cui per tutta la stagione ha ricoperto il ruolo di capitano. Insieme a Graziani è probabilmente l'interno più forte dell'annata: fisicità, visione di gioco, grande tecnica, messe al servizio del team. Segna anche tantissimo: 20, i suoi sigilli
Grande capitano dei biancocelesti campioni: la coppa alla fine l'ha alzata lui. Personalità da leader e micidiale nella progressione: non si risparmia mai, dando anche una mano indietro. Duttile infine: può coprire con grandi risultati entrambe le fasce
Il grande bomber del Frosinone è stato l'attaccante più prolifico del campionato, dove ha segnato ben 24 goal in 30 giornate. Fiuto per il goal e fisicità, sa come difendere il pallone e giocare di sponda e come andare da solo a prendersi la gioia. Glaciale
Premiamo il bravo esterno del Grifone, per la crescita e la continuità dimostrata in stagione, dimostrata anche nei play off, che lo hanno visto segnare in ogni partita. A sinistra è una spina nel fianco per chiunque, veloce e abile nell'uno contro uno
Giunto a un passo dalla finale, andando a mettere in difficoltà persino i campioni in carica giallorossi a Trigoria. La squadra non ha mai mostrato debolezza, mai flessioni di rilievo. Un gruppo di guerrieri nell'animo e di atleti veri nel corpo e nel gioco. Conferma meritata
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