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Provinciali
08 Aprile 2020
Carbone
Un'altra settimana in emergenza, per il nostro paese: continua il periodo di quarantena per tutti noi amanti dello sport e non solo, costretti, in questo periodo difficile, a ricordare le cose belle del passato. Questa volta, ne abbiamo parlato con Fabrizio Carbone, tecnico della nostra Under 14: “Ci troviamo a vivere un momento spiacevole davvero, e finché i contagi non scenderanno a zero non potremo avere la sicurezza di aver debellato questa minaccia. I miei ragazzi? Ci sentiamo spesso tramite whatsapp. Credo che i primi tempi abbiano preso la situazione piuttosto bene: stavano a casa, non andavano a scuola, l'hanno quasi interpretata come una vacanza. Ora però sono tanti giorni che si trovano chiusi dentro casa senza la possibilità di fare nulla all'esterno, con queste belle giornate: penso che si stiano rendendo conto della gravità del problema”. Sulla stagione: “Abbiamo iniziato con tanti dubbi, eravamo molto pochi, però la fiducia non è venuta meno. Sono arrivati poi in corso d'opera dei ragazzi che ci hanno dato una grossa mano, quella linfa vitale che ci serviva, e le cose sono migliorate. Sono contento se guardo a questa squadra, perché io sono più di ventisette anni che alleno tutte le categorie e mai, dico mai mi era capitato prima d'ora di sentire la mancanza dei miei ragazzi come con loro. Sono fantastici, sono fiero di allenarli e a chi non li ha ritenuti validi per la propria squadra in passato dico: va bene così, me li tengo stretti io. Hanno capito, con il lavoro, che la vittoria va in secondo piano, che la priorità adesso è apprendere il gioco del calcio. Davvero, mi fanno camminare a testa alta, è una cosa che sento dentro. Anche il gruppo genitoriale è sempre stato presente, umile, esemplare che qualunque società vorrebbe avere: ha capito le difficoltà che abbiamo incontrato e ci è stato vicino nella maniera corretta. E, la cosa più importante e non scontata, è composto da persone che vogliono bene a tutti i ragazzi, non solo al proprio figlio. E questo è molto bello e raro. Un ricordo che resta dentro? Mi torna in mente il primo tempo in particolare con l'Aranova, l'ultima gara che abbiamo disputato: sono orgoglio di quanto proposto quel giorno sul campo”.
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