L'intervista
Honey, Dario Teofani: "Ci sentiamo abbandonati"
L'intervista al socio fondatore, nonché responsabile della scuola calcio e allenatore, quest'anno, dei 2006 gialloneri: la prossima stagione coordinerà con ancor più voglia ed entusiasmo la crescita giallonera
Dopo due mesi dall'intervista rilasciata a inizio pandemia, abbiamo nuovamente intervistato Dario Teofani, socio fondatore dell'Honey Soccer City. Oltre ad aver guidato i 2006 nella corrente stagione è anche responsabile della scuola calcio. Nonostante l'ufficialità della chiusura definitiva dei campionati, c'è ancora molta incertezza sul futuro: "Sono d'accordo con la chiusura se le norme di sicurezza sono queste. Credo sia meglio interrompere senza un protocollo (noi come società lo stiamo ancora aspettando) che garantisca la sicurezza dei ragazzi senza intaccare la socialità. Impossibile riprendere mantenendo le distanze perché cadrebbe il discorso del gruppo, che è poi il bello del calcio". Entrando nello specifico, i 2006 guidati da Teofani hanno ben figurato in elite: "Il bilancio è più che positivo. Eravamo una neopromossa che non aveva mai disputato il campionato elite ed essere momentaneamente salvi con dieci-undici punti di vantaggio è una soddisfazione. Il ricordo più bello di tutti è senza alcun dubbio la vittoria con la Roma". Con la fase 1 e 2 alle spalle le sensazioni però non sono molto cambiate: "ci sentiamo abbandonati. Sono proprietario dell'Honey e il rischio che corriamo è quello di non riaprire. Non c'è ancora un protocollo, siamo stati i primi a chiudere e saremo gli ultimi a riaprire. Nonostante ciò dobbiamo continuare a sopportare i costi e studiare un piano per rimborsare l'utenza". Fortunamente ci sono i ragazzi: "La positività te la danno loro quando li incontri per strada o ti chiamano al telefono". Ed è proprio a loro che lascia un messaggio: "siamo in contatto continuo, ma voglio comunque dirgli di lavorare duramente perché prima o poi torneremo a gioire insieme. Noi, intanto, come società ci stiamo preparando per il prossimo anno con l'intenzione di crescere ulterioormente: per quanto mi riguarda dubito che prenderò in mano una delle nostre squadre nella prossima stagione, ma lavorerò integralmente dietro la scrivania per il bene e la crescita dell'Honey".