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Palma: "Futbolclub società sana, dove si lavora con serenità"
Le considerazioni e le aspettative per il 2021 del tecnico dell’Under 14 della realtà capitolina
Dal suo ingresso al Futbolclub, fino alle speranze per il 2021 sportivo, passando per il clima che si respira in settimana in allenamento: Pierluigi Palma, tecnico dell’Under 14, analizza a tutto tondo la complicata prima parte di stagione. “Sono stato accolto molto bene al Futbol: è una società sana, che ti mette in condizione di lavorare con tranquillità e serenità. È un club in crescita, lo dimostra anche lo spostamento in una struttura prestigiosa e completa come il Gentili, dove potremo completare l’ottimo lavoro già impostato – esordisce – Ho rapporti molti buoni con la dirigenza: sto lavorando con impegno e trasparenza”. Professionalità e umiltà, dando sempre il massimo in campo nonostante gli ostacoli: “Il periodo certamente non è facile, ma non ci siamo mai fermati, riuscendo ad allenarci sempre, senza mai perdere un giorno e rispettando scrupolosamente i protocolli. È chiaro che è ed è stato un lavoro un pochino incompleto, dovendo mantenere il distanziamento, ma ci siamo adattati tranquillamente e ci siamo focalizzati su aspetti differenti che non possono esser trattati in condizioni di normalità – spiega il mister - Abbiamo spinto molto su principi di tecnica individuale e su esercitazioni che prevedevano il mancato contatto: quindi lavorare sull’intercettamento, sull’aspetto coordinativo e sull’individualità”. L’augurio è che tutto possa cambiare presto in meglio: “Speriamo di tornare a come l’attività si svolgeva in periodi differenti da questo, noi siamo pronti a ripartire con modalità di normalità, diciamo – conclude infine Palma – Ho comunque apprezzato nei miei ragazzi la predisposizione e la disponibilità al lavoro che non era certo scontata, visti gli stimoli mancati dell’appuntamento del campionato. Nonostante questo, i ragazzi sono stati sempre puntuali e si sono impegnati e questo per dei 14enni è notevole. La speranza è di tornare in campo e di vedere i frutti del lavoro che abbiamo svolto”