Indomita Pomezia, Buscalferri e Cutino: "Dimostrata una bella impostazione di gioco"

Nonostante il grandissimo impegno nel corso della stagione i risultati non hanno premiato un gruppo talentuoso come quello dei classe 2009. L'Indomita Pomezia è però scuola di vita oltre che di calcio ed i ragazzi sanno che c'è sempre un'altra stagione a disposizione per mettere in mostra le proprie qualità, accresciute anche dal lavoro sempre accurato dei suoi tecnici. A fare il punto su quel che è stato questo campionato le parole di Matteo Buscalferri e Riccardo Cutino, rispettivamente attaccante e centrocampista dell'Under 14 giallonera. Buscalferri: “I risultati non ci hanno sorriso, ma io penso che la squadra sia sempre riuscita a dimostrare una bella impostazione di gioco. Secondo me abbiamo pagato qualche difetto legato soprattutto alla testa, in particolare quando abbiamo subito gol abbiamo sempre fatto un po' fatica a riprendere in mano il match. Tutto sommato però è stata una stagione intensa e con diversi spunti positivi. Sono un attaccante ed ovviamente mi piace fare gol ed il mio punto di riferimento è Haaland del City, mentre nel mio gruppo apprezzo molto Di Cristo, un giocatore che lavora molto per la squadra. Sono qui da due anni e se dovessi consigliare ad un mio amico di venire a giocare qui lo farei sicuramente”. Cutino: “Penso che nonostante tutto io sia riuscito a crescere in questa stagione, sicuramente dal punto di vista dell'approccio alla gara che era un po' il mio tallone d'Achille. Sono all'Indomita Pomezia da tre anni e mi trovo molto bene, perché è una società che cura molto il suo settore giovanile e ci permette di allenarci e lavorare nel migliore dei modi. Sono un centrocampista e come ispirazione in campo la prendo da Milinkovc Savic della Lazio, un grande giocatore. Nel mio gruppo, invece, apprezzo moto il modo di giocare di Enrico Placidi. Ha una gran bella visione di gioco che gli permette di essere molto utile alla squadra”.