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L'INTERVISTA
Le parole dell'ex calciatore e ora tecnico dei classe 2010 amaranto in vista dell'esordio all'Anco Marzio
26 Settembre 2023
Stefano Tajarol tecnico Under 14 del Trastevere (Foto d'archivio ©️Trastevere)
Meno quattro all'inizio ufficiale della stagione ed uno degli esordi più attesi, non può che essere quello del Trastevere. I classe 2010 amaranto saranno infatti di scena all'Anco Marzio, per quella che sarà la prima da allenatore di Stefano Tajarol, uno dei più grandi attaccanti del calcio laziale che dopo aver appeso gli scarpini al chiodo un anno fa, ha iniziato il suo percorso da tecnico, all'interno del Trastevere: "C'è tanta curiosità in un ruolo completamente diverso da ciò che ho vissuto per 30 anni. La mia è una squadra ovviamente appena uscita dalla scuola calcio, che ha iniziato quindi da poco, ed avere a che fare con 30 ragazzi, dovendo fare delle scelte, lasciare per forza di cose (si gioca sempre in 11, più 7 cambi e 9 totali in panchina) qualcuno fuori è pur sempre un dispiacere ecco. Devo dire che in questo periodo di preparazione ho visto ragazzi molto disponibili e che non vedono l'ora di fare il proprio esordio in campo. Io ci sto mettendo tutto l'entusiasmo e la passione che ho per questo sport, che in fondo è sempre lo stesso. Cambia soltanto la prospettiva, dopo 30 anni passati a calcare i campi da gioco direttamente, si passa semplicemente dall'altro lato".
Stefano Tajarol "Ho deciso di dire addio al calcio giocato"
Uno degli attaccanti di riferimento del calcio laziale saluta dopo una carriera costellata di gol e successi
Da uno degli attaccanti più prolifici della nostra regione, andiamo a capire allora qual'è l'impronta che può dare il mister, ai suoi classe 2010 del Trastevere: "Devo ancora abituarmi alla parola mister intanto, detto questo e scherzi a parte, non posso innanzitutto che ringraziare la società, che ancora una volta ha ribadito la sua stima nei miei confronti, cosa che dopo tanti anni è certamente reciproca. Ringrazio dunque il presidente Betturri, Flavio, ovviamente Fabrizio Ciotti e l'intero staff che ho a disposizione, sono fondamentali. Detto questo a me in campo ad essere sinceri non piaceva il 4-3-3, in quanto tutto l'attacco era sulle mie spalle non essendo un colosso, dovevo giocare su altre caratteristiche, poi certo tenevo botta e mi facevo valere, ma era la rapidità e l'anticipo le armi che avrei dovuto usare. Percui perchè non provare a mettere qualcuno vicino a supporto della punta centrale? Detto questo e soprattutto nel settore giovanile conta sempre quello che hai a disposizione e per come la penso io, essendo un pò all'antica diciamo, l'importante è che la difesa faccia il proprio lavoro, il centrocampo pensi allo sviluppo del gioco e l'attacco a fare i gol". Chiusura con l'esordio che aspetta il Trastevere, all'Anco Marzio contro l'Ostiamare: "Sarà un bel pomeriggio, i ragazzi non vedono l'ora e anche noi in realtà. Ci attende una bella sfida e sarà subito un primo banco di prova".
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