DF Academy in Elite, Florio: "L'orgoglio è tanto, il merito è tutto dei ragazzi"

Una cavalcata da sogno per la DF Academy che sabato, grazie alla vittoria sul campo della Cynthialbalonga, è culminata nella vittoria matematica del campionato con quattro turni di anticipo che significa promozione in Elite. Una giornata e una stagione che rimarranno per sempre impresse nella mente dei classe 2011 gialloblù e del tecnico Francesco Florio: "Per natura sono una persona che in pubblico tende a non esternare le emozioni, tendo sempre a proiettarmi verso il passo successivo: la prossima partita, poi quella dopo, poi la prossima stagione, ma chiaramente l'orgoglio è tanto. Sono veramente contento per i ragazzi e, come ho detto a loro negli spogliatoi prima di giocare, allenare un gruppo con una percentuale di presenze così importante ed un approccio così "totalizzante" mi ha messo nelle condizioni migliori. Quindi il merito è solo il loro perché non calare mai, non dire mai un giorno "oggi rallento e la prendo più serenamente" a tredici o quattordici anni non è facile". Numeri impressionanti per la corazzata castellana: 22 vittorie in altrettante gare disputate, con ben 152 gol realizzati e solo 11 incassati: "Il nostro segreto è la quotidianità, quindi potrei dire che non c'è nessun segreto. Conta il lavoro di tutti i giorni, l'aver sviluppato una mentalità di lavoro in ogni seduta molto forte e una comunicazione schietta, senza alibi, che mi consente di portare anche nei rapporti individuali con i ragazzi quella che è la "coscienza collettiva" del gruppo. Si parla di tutto, nel bene e nel male, senza misteri. Questo ha reso ogni ragazzo consapevole del suo livello in quel momento, di ciò che va migliorato, di quello che si può cambiare". Questo trionfo è frutto di un lavoro che parte da lontano, arrivato grazie ad un gruppo che è cresciuto insieme fin dalla scuola calcio, sposando a pieno i valori gialloblù. Un orgoglio immenso per Francesco Florio, oltre che tecnico anche presidente, e per l'intero club: "Come ho detto ai ragazzi buona parte di loro sono "nati" da noi da un punto di vista calcistico, formandosi in una evoluzione che da bambini li ha visti diventare ragazzi ed atleti con i nostri colori addosso, con la nostra mentalità. Va detto che loro sono cresciuti facendoci crescere a nostra volta. Ne faccio anche un discorso strettamente personale: oggi in ambito sportivo ma anche privato sono una persona radicalmente diversa rispetto a cinque, sei anni fa. Anche chi non è "nato" da noi ma ci ha scelto nel corso della scuola calcio lo ha fatto perché ha sposato quella che era ed è l'idea dietro al nostro percorso, adattandosi rapidamente a quello che è lo spirito generale che c'è dentro questa società. Ad oggi mi sento di poter dire che la più grande soddisfazione per me è proprio questa: alleno ragazzi che mi piacciono sul piano personale a prescindere dal fatto che siano anche dei "giovani calciatori".