Regine provinciali

Fortitudo Roma, Maurizio Pusole: "Tre i momenti chiave"

Marco Perlisi

Il pensiero del tecnico capitolino dopo la straordinaria vittoria dei suoi ragazzi

La Fortitudo Roma mette le mani sul campionato e blinda la promozione nel prossimo torneo regionale. Un'annata straordinaria, che il tecnico Maurizio Pusole ripercorre, raccontando emozioni e momenti decisivi della stagione: "Dopo questo campionato prevalgono la gioia e la soddisfazione per i risultati ottenuti. È stato gratificante vedere i ragazzi crescere: è per questo che lavoriamo. Per la Fortitudo è stata una soddisfazione creare una rosa di 20 giocatori su 25 provenienti dalla sua scuola calcio. Conoscendosi da tempo i ragazzi hanno creato un gruppo che li ha portati ad allenarsi sempre con il sorriso. Questo è qualcosa da definire ‘calcisticamente bellissimo’ e la vittoria del campionato aggiunge più entusiasmo al tutto”. Il tecnico ha anche rivelato quali sono stati il momento più difficile e quello in cui ha capito che i suoi ce l’avrebbero fatta: “Un momento in cui la situazione si è fatta tesa è stato alla fine del girone di andata, dopo la sconfitta in casa del Consalvo: ci siamo ritrovati insieme ad altre tre squadre tutte racchiuse in pochi punti. Da quel momento i ragazzi hanno giocato ogni partita come se fosse una finale e grazie a questo abbiamo ottenuto sempre i 3 punti, tranne nel pari in casa del Torre Maura, sotto la pioggia e su un campo difficilissimo. Quel punto guadagnato ci ha permesso di rimanere distaccati in vetta e iniziare a credere alla vittoria finale”. Sul futuro Pusole ha le idee chiare: “La prossima stagione non allenerò il gruppo dei 2011, che giocherà il campionato regionale Under 15, ma li osserverò sempre. È stato il gruppo che ho allenato al mio primo anno di agonistica, non li dimenticherò. Niente dediche, ma voglio dire ‘grazie’ a chi mi ha sempre sostenuto, a tutto lo staff e a tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo. Questo traguardo è il risultato di un percorso di squadra”. Ed ecco anche alcuni dei momenti chiave di quest’anno: “Ricordo l'emozione in particolare di tre momenti precisi. Il primo è stato quando il gruppo si è unito per il saluto ad una ragazza che dopo un anno e mezzo con noi, a metà anno ha cambiato squadra; poi l'abbraccio caloroso ad un ragazzo che a febbraio aveva già finito la stagione per infortunio e il terzo è l'‘esplosione’ al triplice fischio dell'ultima di campionato. Tre momenti differenti ma che fanno capire al meglio tutta l’essenza del calcio”.

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