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Top 11 Under 14 Pro: i migliori del girone d'andata

25 Gennaio 2025

Top 11 Under 14 Pro: i migliori del girone d'andata

Le prime esperienze in un campionato agonistico a undici, i primi calci in un campo regolamentare, le prime vere partite. Un mondo nuovo, bello, entusiasmante e stimolante. L’Under 14 è un’annata che tutti i ragazzi che praticano questo sport difficilmente dimenticheranno. Sarà che si è ancora con la testa da ‘bambini’ e che si comincia ad assaporare il calcio degli adulti, sarà proprio per quella spensieratezza che hanno tutti i quattordicenni che si cresce divertendosi. Fatto sta che è un campionato che mai annoia e, nonostante a farne parte siano poche squadre, regala sempre emozioni. Potremmo definirla una zona divisorio tra la scuola calcio e l’agonistica: un passaggio importante e che richiede grandi capacità. Proprio per questo conta tanto la figura dell’allenatore e, basandosi su ciò che abbiamo potuto intravedere nelle prime sette giornate di campionato, in questa top 11 di metà stagione il posto di miglior allenatore se lo prende Matteo Grassi. Il tecnico della Lazio ha confermato le sue doti da ottimo allenatore e di saperci fare con i ragazzi di quest’età instaurando un gruppo solido e ben collaudato.

Colonne portanti Un 4-3-3 pieno di talento e belle speranze. A partire tra i pali, dove troviamo un figlio e fratello d’arte: Edoardo Terlizzi. Senso della posizione, gran tecnica sia con i piedi che con i guanti e un carattere da leadership. Il DNA familiare è quello giusto, se poi dovesse crescere in altezza come padre Christian e fratello Federico allora stiamo parlando di un gran potenziale. Come esterno basso presente un altro giallorosso: Niccolò Chieffallo. La fisicità c’è tutta, così come la tecnica palla al piede e il senso di posizione. Il primo dei due centrali di difesa viene dalla Ciociaria ed è Marcello Fares. Imprescindibile per Burtini, guerriero vero in mezzo alla difesa che non lascia mai il resto della squadra lottare da sola: una figura che ha dato garanzie importanti al Frosinone nelle prime sette di campionato. A fianco un’altra pedina cruciale sia a livello tecnico che carismatico: il romanista Marco Bilancioni. In fase di impostazione ha mostrato spunti interessanti, ha il senso della posizione e non è un dettaglio mica di poco conto a quest’età. Potremmo fare lo stesso discorso per Alessandro Boveri, terzino della Lazio di Grassi. In queste prime sette giornate di campionato ha messo a segno anche un gol, una garanzia sulla fascia sinistra.

Sprint e sostanza Passiamo al trio del centrocampo. E che trio! Di potenziale qui ce n’è tanto e, a dirla tutta, scegliere solo tre centrocampisti non è stata una selezione facile. Nella formazione schierati tre giocatori delle “nostre”. Partiamo dalla Roma, dove a rappresentarla c’è Davide De Vivo. Il “tuttofare” del centrocampo giallorosso, non dà mai punti di riferimento. A fianco ecco Matteo Ioli del Frosinone, mezzala di gamba e spinta. Anche lui, come De Vivo, ha messo a segno due gol nelle prime sette giornate ma il lavoro che mette al servizio della squadra è inqualificabile. Fase offensiva o fase difensiva: lui corre e lo zampino c’è sempre. A concludere il reparto Salah Musah della Lazio, mezzala di grande fisicità. Per la sua stazza fisica in questo campionato fa la differenza; inoltre, il piede e la visione tecnica sono due fattori notevoli.

A suon di gol Qui parla solo la classifica marcatori che nelle prime sette giornate è stata dominata da questi tre ragazzi che formano il tridente della nostra top 11: Alvaro (Lazio), Bacchi (Perugia) e Partemi (Pescara). Chissà se si ripeteranno anche nel ritorno, i presupposti positivi ci sono eccome. 

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