approfondimento
Carattere e costanza: l'Aurelio di Ashour stupisce
La compagine di via di San Vitaliano, dopo un inizio in salita, ha inanellato sei risultati utili consecutivi
Sei risultati utili di fila, tra cui tre vittorie, in particolare le ultime due consecutive, non passano di certo inosservati. Soprattutto in un Girone difficile come quello A dei Giovanissimi Elite. Ci stiamo riferendo all’Aurelio Fiamme Azzurre, che dopo le prime due sconfitte in campionato, arrivate contro compagini del calibro di Viterbese Castrense e Nuova Tor Tre Teste, attualmente seconda e prima forza del campionato, ha decisamente invertito tendenza. Sin dalle giornate finali della scorsa stagione, quando il tecnico Shade Ashour è subentrato in panchina, la squadra di via di San Vitaliano ha cambiato atteggiamento, iniziando a fornire prestazioni di carattere, che le sono valse la permanenza in Elite. Quest’anno, dopo un avvio in salita, complice un calendario difficile, l’Aurelio ha ricominciato a mostrare quelle qualità evidenziate nella precedente annata, ovvero solidità, attenzione, grinta, personalità e costanza. Sono arrivati in sequenza il pareggio ricco di gol sul campo dell’Atletico Fidene, la vittoria di misura contro il buon Monterotondo, altri due pareggi, stavolta senza marcature, contro Montefiascone e soprattutto Urbetevere, infine i successi importanti contro Totti S.S. e Rieti. Prendendo in esame questi ultimi due risultati nello specifico, appare evidente il cambio di mentalità che la squadra ha avuto: sono due sfide che “il vecchio Aurelio” avrebbe perso, ma che invece i granata di adesso hanno vinto con determinazione e sacrificio, in rimonta dopo esser andati in svantaggio; in più se si pensa che l’ultima imposizione è arrivata in trasferta in terra reatina, in inferiorità numerica, allora assume ancor più valore. Grazie a questi ottimi risultati la squadra ha raggiunto quota 12 punti, da sola in settima posizione dietro soltanto alle big del raggruppamento: mister Ashour è riuscito a dare un’identità precisa al gruppo classe 2001, un collettivo molto unito, che adesso non vuole fermarsi e vuole continuare a stupire.