Intervista

Aurelio Fiamme Azzurre, parla il tecnico Shade Ashour

Intervista all'allenatore del team capitolino, che sta vivendo un momento della stagione molto positivo

Atletico Fidene, Monterotondo, Urbetevere, Montefiascone, Totti S.S., Rieti e Ladispoli sono le sette vittime consecutive della banda di Ashour che sta stupendo ed è oramai candidata al ruolo di sorpresa principale del girone A dei Giovanissimi Elite, al pari della Viterbese Castrense. Una striscia di vittorie clamorosa con alcune vittime eccellenti solo parzialmente rallentata dai due ultimi pareggi consecutivi con Accademia Calcio e Massimina. Dopo un ottimo girone d’andata nel quale l’Aurelio si era distinto per il suo gioco aggressivo e dinamico in pochi credevano che la squadra avrebbe potuto migliorare il suo percorso, particolarmente dopo le due sconfitte consecutive con Viterbese Castrense e Tor Tre Teste ad inizio gennaio. Shade Ashour non si nasconde e ci tiene a spiegare che alla base di questo successo non c’è nessuna ricetta segreta, ma solo un gruppo sempre propenso a migliorarsi ed il duro lavoro settimanale.


Al termine del girone d’andata potevate già ritenervi la sorpresa del girone dopo la Viterbese Castrense, da allora siete ulteriormente migliorati e a quattro giornate dal termine potete migliorare nettamente il cammino fatto nel girone d’andata. Cosa è cambiato?

“Nel girone di andata eravamo nella fase di costruzione di un modello di gioco ben definito che necessitava di tempo per dare i suoi frutti. Facevamo bene per ampi tratti dei match ma non avendolo fatto ancora nostro nella difficoltà andavamo troppo in confusione e ci veniva difficile continuare a giocare, subendo passivamente l’avversario e non riuscendo a dominare il gioco. Pagavamo dazio in alcune situazioni. Forse siamo migliorati proprio in questo, adesso abbiamo la consapevolezza che giocando possiamo risolvere quasi tutte le situazioni ed essere alla pari con chiunque. A questo va associato il netto miglioramento tecnico dei miei giocatori che sono ragazzi straordinari e che dal primo giorno di ritiro hanno sempre avuto voglia di migliorarsi giorno dopo giorno.”


I numeri parlano di una squadra molto migliorata dal punto di vista offensivo, il fatturato è quasi raddoppiato. La mentalità della squadra è sempre stata propositiva, a fare la differenza è la maggiore sicurezza nei propri mezzi o qualche cambiamento dal punto di vista tattico?

“Credo che la verità sia nel mezzo. Il gol è del giocatore e quindi la sicurezza in noi stessi ci ha aiutato molto nella finalizzazione. D’altro canto è vero che avevamo delle difficoltà in alcuni aspetti sia tecnico che tattici che abbiamo cercato di migliorare giorno dopo giorno e cosi dobbiamo continuare a fare. Credo che la vera chiave di volta è stata l’aumento della velocità di gioco che ci ha permesso di giocare meglio e quindi di creare in ogni match sempre più situazioni offensive. Se dovessi citare un aspetto tattico che ci ha aiutato molto è stato quello di capire dove, come e in che situazioni cambiare ritmo e creare superiorità numerica mentre nella prima parte della stagione giocavamo sempre ad una velocità.”


L’appetito vien mangiando, l’Urbetevere (già battuta) dista solo tre punti e l’Accademia cinque, c’è un obiettivo per questo finale di stagione in cui vi attendono le partitissime con Savio ed Ostiamare e negli ultimi due impegni Dlf Civitavecchia e Petriana?

“L’obiettivo rimane sempre la partita successiva che è l’unica che conta. E dopo la sosta giocheremo contro una delle migliori squadre d’Italia nonché i campioni d’Italia in carica. Noi vogliamo assolutamente continuare a fare bene ma siamo ben consapevoli della forza dell’avversario e per questo servirà il miglior Aurelio della stagione. Siamo impazienti e curiosi di capire a che punto stiamo e se siamo in grado di giocare alla pari con loro.”


Proprio sul campo del Savio all’andata i tuoi ragazzi subirono la sconfitta più netta della stagione sul piano del punteggio e del gioco. A diversi mesi di distanza le sensazioni alla vigilia del match sembrano essere cambiate con l’Aurelio in grande forma e la squadra di Bartoli che ha vinto solo una degli ultimi quattro incontri. Che partita ti aspetti?

“La partita dell’andata paradossalmente è stata la più importante della nostra stagione. La squadra di Mr. Bartoli ha messo in luce quelli che erano tutti i nostri limiti e ci ha fatto capire quali erano gli aspetti più importanti da migliorare. Noi cercheremo assolutamente di giocare il nostro calcio e fare la nostra partita e cosi farà il Savio. E a prescindere di quale sarà il risultato finale mi aspetto sicuramente una partita bellissima.”

This page might use cookies if your analytics vendor requires them.