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provinciali
22 Aprile 2016
I Giovanissimi Provinciali classe 2001 dell'Atletico Vescovio
L’Atletico Vescovio sta diventando grande. Molte delle squadre giovanili del club capitolino stanno vivendo un’annata da protagoniste, e tra di esse figurano i Giovanissimi Provinciali classe 2001, che nel Girone E sono secondi dietro la Nuova Milvia, ed avanti di un punto rispetto al Rignano Flaminio, con cui domenica prossima ci sarà lo scontro diretto. Un’altra occasione, per la formazione di Fabio Gagliardi, di dimostrare tutto il suo valore, per dare seguito ad una fantastica corsa che come meta ha il salto di categoria.
Mister, partiamo dal big match di domenica contro il Rignano, un appuntamento da non fallire. Siete pronti?
“Arriviamo a questa sfida con le con giuste motivazioni e convinzioni. Ci stiamo preparando bene da un anno: cerchiamo sempre di produrre calcio, non vogliamo mai esser banali. Non cerchiamo la vittoria con scorciatoie, ma vogliamo dare insegnamenti particolari ai ragazzi, a cui deve rimanere qualcosa dall’attività sportiva. Alla fine il rettangolo verde ci dà risposte ma ci mette anche di fronte a dei bivi, e sta a noi fare la scelta giusta in poco tempo. I ragazzi sono pronti: l’importante è dare il massimo costruendo bel gioco, poi viene il risultato”.
Tutto l’anno un campionato di vertice al passo della Nuova Milvia, sei contento dell’andamento del tuo gruppo?
“Sono soddisfatto, ma si può fare sempre meglio. La soddisfazione diventa spesso un punto arrivo, invece deve essere quello di partenza per migliorarci sempre, noi lavoriamo per quello. Per come interpreto io il calcio, la partita più importante è quella che si deve ancora giocare, il momento più cruciale è quello che deve ancora venire: dal presente e dal passato dobbiamo ricavare insegnamenti. Questo è un campionato importante per i ragazzi, l’anno scorso siamo stati ad un passo dalla vittoria, quest’anno vogliamo trionfare con tutte le nostre forze. Sarebbe meritato per il duro lavoro svolto”.
Quali sono i punti di forza, o i segreti, di questo alto e costante rendimento?
“La cultura del lavoro, un fattore semplice quanto complesso. Umiltà, sudore, impegno: ogni minuto di allenamento è da interpretare come una finale di Champions League, solo così arrivano i risultati in tutti gli ambiti. In campo bisogna giocare a calcio con l’umiltà degli ultimi e la sfrontatezza dei primi”.
Che obiettivo si pone questa squadra?
“L’obiettivo primario dall’inizio dell’anno è a promozione nei Regionali. E’ la meta nostra e della società, un club importante con squadre di livello. Una realtà come l’Atletico Vescovio, con una prima squadra in Eccellenza, non può avere le giovanili nei Provinciali. C’è un grande lavoro dei direttori Santilli e Di Tosto, di tutta la dirigenza e dei vari tecnici: il Vescovio merita di più. Dobbiamo assolutamente stare almeno nei Regionali, per confrontarci e crescere. Quest’anno deve essere un trampolino di lancio: daremo il massimo fino alla fine”.
Infatti l’Atletico Vescovio è una realtà in crescita, in posizione di vertice con tutte le giovanili.
“E’ così, siamo una società che cresce. Ritorno al discorso della cultura lavoro, una filosofia che paga sempre. Bisogna avere metodi d’insegnamento positivi e proporre soluzioni importanti. All’inizio si paga dazio, costruire non è semplice. Servono fondamenta solide, ma poi i risultati arrivano: in tre anni è stato raggiunto il fatto d’aver tutte squadre ai vertici nelle rispettive categorie. Spero che l’Atletico Vescovio continui a crescere”.
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