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Finaliste, capitolo I: Tor di Quinto, il dna vincente
Il club di via del Baiardo accede ai play off dopo averli sfiorati l'anno scorso: la squadra di Schiavi è cresciuta tanto, ed è pronta a dire la sua
Da diversi mesi ormai il Tor di Quinto ha staccato il pass per le finali regionali. Nulla di strano, per come è stata la fisionomia del Girone B nel corso dell'intera stagione, un raggruppamento assolutamente dominato dalle sue tre potenze. Nulla di strano anche nel vedere il club di via del Baiardo andarsi a giocare il titolo, perché è nel dna dei rossoblu competere per il posto più alto del podio, lottare per aggiungere alla propria, invidiabile e colma bacheca, l'ennesima coppa. Nella passata stagione il Tor di Quinto aveva già mostrato gran potenziale, ma la discontinuità e qualche errore di troppo gli erano costati le finali in favore del Frosinone. Tutta un’altra storia quest’anno. Costanza, forza fisica, maggiore attenzione tattica: il tecnico Daniel Schiavi, da due anni ormai alla guida del collettivo classe 2001, è riuscito a modellare una formazione completa, elegante, capace di essere sfarzosa quanto cinica, con una mentalità vincente ma soprattutto con fame di successi. Sarà la sua tradizione, la storia o la mentalità, ma questa è una squadra capace di emergere nei momenti importanti e che ha il carattere giusto per le grandi occasioni, perché ha dimostrato di avere tanta qualità, capacità di adattamento in campo ed un tecnico che ha sa far rendere il suo gruppo al massimo.
Uno dei punti forti del Tor di Quinto è senza dubbio la difesa: se infatti in attacco c'è qualcosa da migliorare, 51 gol fatti in campionato a fronte degli 80 della Perconti e dei 90 della Lodigiani, il reparto più arretrato ha incassato solo 19 reti, proprio come le altre due big. A guidare la retroguardia c'è Furia, centrale dal fisico imponente e di grande personalità, con cui fa coppia Fabiano o anche il classe 2002 Arcella, impiegato spesso da Schiavi e disimpegnatosi benissimo sotto età. Sulla corsia mancina Celesti il pericolo pubblico numero 1, un giocatore capace di segnare 7 gol e di finire nelle mire di club professionistici (il Sassuolo è stato vicinissimo a lui quest'estate). A centrocampo tanta qualità: Marcello Foufah è l'elemento più completo, garantisce forza fisica e tecnica, ed il suo arretramento di posizione rispetto alla passata stagione è una delle più brillanti intuizioni di Schiavi. Con lui forma una gran coppia Zorli, uno dei migliori intermedi della categoria, dotato di gran passo e di un'incredibile capacità balistica. In più sono un'opzione allettante anche Belletti e Cruciani. Passando al reparto offensivo, Spizuoco è il capocannoniere della squadra con 9 gol, non tanti, ma sicuramente pesantissimi dato che tre di essi sono arrivati nei big match. Ai suoi lati l'imprevedibilità e la velocità di Berardelli ed Intini sono un fattore, in più Testa e Piscopello sono valide soluzioni. Insomma, il Tor di Quinto di quest’anno è cresciuto sotto tutti i punti di vista. Sul piano atletico la squadra corre di più e riesce a mantenere spesso alto il ritmo di gioco, sul piano mentale in campo c’è più cattiveria e meno distrazioni, infine sul piano tecnico-tattico la squadra ha fatto un vero e proprio salto di qualità. Schiavi conosce a fondo i suoi ragazzi e sa come far esplodere il loro potenziale: perché il Tor di Quinto, in fondo, è una squadra che le finali è abituata a disputarle e, soprattutto, a vincerle.