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Lodigiani - Vigor Perconti, parte II: fase offensiva a confronto

Secondo appuntamento con il nostro speciale "Nel cuore della Finale". Oggi analizziamo il centrocampo e l'attacco delle compagini di Santucci e Miccio

06 Maggio 2016

Rossi prova a fermare Mercuri ©Del Gobbo

Rossi prova a fermare Mercuri ©Del Gobbo

Eccoci giunti al secondo appuntamento de “Nel Cuore della Finale”. Dopo aver visto nel dettaglio le difese di Lodigiani e Vigor Perconti, adesso è il momento di dare uno sguardo a centrocampo e attacco, reparti tanto delicati quanto importanti.

CENTROCAMPO

Rossi prova a fermare Mercuri ©Del Gobbo

In mediana entrambi i tecnici si affidano a 3 elementi. Partendo dalla Lodigiani, il perno basso è capitan Nascimben, assolutamente fondamentale nello scheletro della squadra. In campo presenza da leader e tanta responsabilità: svolge al meglio entrambe le fasi, è completo e dotato di ottima resistenza fisica. Su uno dei lati Giorgio è inamovibile: qualità e quantità come si suol dire, ovvero tanto dinamismo agli ordini di Santucci ed una gestione di tantissimi palloni in gara. Come altro intermedio nella prima parte di stagione si è visto molto Crudo, giocatore non tanto prestante fisicamente quanto rapido e dotato tecnicamente, ma nella parte finale del campionato è esploso Di Cataldo, un centrocampista moderno, bravo sia a fare filtro che ad avviare la manovra, affidabile e dal rendimento costante. Insomma, la mediana della Lodi è variegata ed offre ogni tipo di soluzione. Ma quella della Vigor Perconti non è da meno. Davanti alla difesa opera incontrastato Rossi, giocatore capace di dare un contributo enorme in gara. A livello tattico ruba un’infinità di palloni, e cerca spesso anche il gol; a livello mentale è un vero trascinatore, sempre pronto ad incitare e spronare i compagni. Le mezz’ali più utilizzate da Miccio sono Piermarini e De Luca: entrambi longilinei, agili, degli incursori nati. Giocatori che in campo fanno un lavoro utilissimo e non abbassano mai la loro intensità. E poi la Perconti aggiunge a ridosso delle punte Shoti, il tuttofare della squadra: nella semifinale è risultato il migliore, semplicemente perché riesce ad essere ovunque ed a svolgere qualsiasi compito.

ATTACCO

Bonifazi lotta in campo ©Del Gobbo

Nel reparto più avanzato, qualità a non finire. Le due sfidanti sono una macchina da gol, come dimostrano i numeri: 90 gol fatti nella regular season per la Banda Santucci, 80 per la Brigata Miccio. Il club della Borghesiana dispone al centro del suo tridente del cosiddetto centravanti pesante: Bonifazi è il candidato a partire titolare, Joshua di solito entra a gara in corsa e fornisce un considerevole apporto: forza fisica, senso del gol, discreta tecnica per entrambi questi due attaccanti. Ai lati per l’allenatore c’è estro e fantasia: Rodi e Mercuri sono due giocatori imprevedibili e capaci di quelle giocate che possono spaccare la partita in qualunque momento. Per il primo, sinistro fatato e 18 gol in campionato, sinonimo di pericolo pubblico numero uno per i blaugrana; il secondo è un vero giocoliere, visione di gioco e gran tocco di palla. La formazione di via Grotta di Gregna, però, davanti ha una vera belva: parliamo ovviamente di capitan Di Bari. Questo centravanti è letteralmente un'ira di Dio. Capocannoniere del campionato con 36 gol, mattatore dei quarti e della semifinale, finalizzatore ideale della manovra, l'allenatore ha cucito la squadra a sua misura ed il suo rendimento atomico l'ha premiato in pieno. A supporto, tutta l’imprevedibilità e la velocità di Bruno, calciatore capace di fiammate che possono essere decisive; ed anche Barba, quando entra, è in grado di fare numeri spettacolari. Il tasso qualitativo di queste due squadre, è veramente elevato...

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