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Libertas Centocelle, a tu per tu con mister Marco Compagnucci
Le dichiarazioni del tecnico della squadra che ha dominato e vinto il Girone B dei Giovanissimi Regionali
Passo dopo passo, mattone dopo mattone si costruiscono le grandi imprese. La costanza, lo spirito d’abnegazione e il concetto di continuità riassunti alla perfezione nel motto “corsa e grinta” e nel segno di mister Marco Compagnucci, il tecnico protagonista della vittoria Girone B dei Giovanissimi Regionali della Libertas Centocelle, concluso davanti a tutti con 78 punti. Il club biancorosso ha chiuso la stagione con la promozione in Elite inanellando prestazioni da altissimo livello e facendo registrare numeri e record da capogiro.
Mister quali sono le tue sensazioni dopo essere stati protagonisti in toto con la vittoria del Girone B Giovanissimi Regionali?
"È stata una sensazione indescrivibile, la soddisfazione è stata doppia. Innanzitutto perché l'anno passato al primo anno di Giovanissimi (Fascia B, ndr) siamo arrivati terzi: quest'anno sicuramente credevo di poter fare bene, ma non pensavo di arrivare primi a dieci punti dalla seconda. Conosco la squadra da sette anni e quindi capisco i pregi e i difetti di ognuno di loro, il risultato conquistato è stata una felicità immensa. La società mi ha messo a disposizione tutto ciò di cui ho avuto bisogno e ringrazio in particolare a tal proposito il direttore generale Salvatore Gelardi".
Primato solitario con 78 punti ottenuti. 25 vittorie, 3 pareggi e 2 sole sconfitte, senza dimenticare i 100 gol all’attivo, che hanno fatto della Libertas Centocelle il secondo miglior attacco di tutti e quattro i gironi. Qual è il segreto di questi numeri e del successo della Libertas?
"Il segreto è semplice: conoscendo i ragazzi dall'età di otto anni, quindi dalla scuola calcio, e vedendoli crescere insieme si è formato un gruppo compatto forte e unito. Questo è stato fondamentale, anche grazie agli innesti avvenuti anno per anno che sono stati ottimi e si sono integrati alla grande. Io come allenatore do tante motivazioni e non sono solo il mister, abbiamo un rapporto di amicizia che ci lega e abbiamo formato una grossa unione. Naturalmente alla base c'è il valore tecnico del ragazzo che lo mette in campo".
Segui i tuoi ragazzi da circa 7 anni ormai. Ritieni sia possibile parlare di progetto sportivo?
"A Roma sono uno dei pochissimi allenatori che ha guidato la squadra per sette anni di seguito, di solito dopo tre stagioni si cambia gruppo. La fortuna è stata che oltre alla fiducia avuta dalla società, ho avuto l'appoggio di tutti i genitori dei ragazzi, che hanno voluto che io continuassi a formare i propri figli. In questi due anni di Giovanissimi abbiamo concretizzato il lavoro svolto".
Ora affronterete con questo gruppo la categoria Allievi Fascia B, che naturalmente sarà diversa dai Giovanissimi: vi sentite pronti per il salto di categoria?
"Ho la fortuna che i ragazzi rimarrano quasi tutti, tranne un paio che faranno nuove esperienze: ciò vuol dire che l’inquadratura e l'ossatura della squadra sarà la stessa. La società non chiude mai la porta a nessuno e favorisce l'inserimento di nuovi giovani che vogliono avvicinarsi alla realtà della Libertas Centocelle, perché è un ambiente sano. Il nostro compito del prossimo anno sarà un altro banco di prova per noi tutti, cercheremo di tirar fuori dai ragazzi sempre il massimo".
Cosa ti senti di chiedere ai tuoi ragazzi per la stagione che andrete ad affrontare il prossimo anno?
"Tutti loro sanno già quello che io voglio. Corsa per tutto il campo, attenzione, concentrazione nell’allenamento, perché è fondamentale per portare a casa il risultato la domenica, calcolando anche che nel campionato che andremo a disputare servirà più fisicità".