Vigor Perconti, buona la prima: tris all'Atletico Gubbio

ATLETICO GUBBIO - VIGOR PERCONTI 0-3

MARCATORI Di Bari 22’pt, Piermarini 8’st, Fasolo 11’st

ATLETICO GUBBIO Giacometti, Bazzucchi, Gaggioli (29’st Pascolini P.), Mariucci, Latini, Fumaria, Camilletti (24’st Pedini), Tosti, Battellini, Monacelli (12’st Beciani), Di Cato PANCHINA Angeletti, Salciccia, Pascolini D., Bonci ALLENATORE Polverini

VIGOR PERCONTI Alfieri, Pietrobattista (20’st Delle Monache), Milana (1’st Altamura), Russo, Fasolo, Lauri (24’st Di Salvo), Piermarini (16’st Barba), De Luca (20’st Carmignani), Di Bari (29’st Valentini), Bruno (17’st Mazzola), Shoti PANCHINA Casagrande, Coculo ALLENATORE Miccio

ARBITRO Angelucci di Foligno

NOTE Ammoniti Latini, Lauri Angoli 2-6 Rec. 3’pt – 5’st

Una Vigor Perconti meravigliosa, forse una delle più belle in stagione, si prende con forza, carattere e merito una vittoria fondamentale in Umbria. In casa dell’Atletico Gubbio, nel primo match del triangolare che precede le Final Six di Cesena, i ragazzi di Gigi Miccio si dimostrano più forti di tutto e trionfano 0-3. Più forti del temporale, perché sul campo in località Zappacenere, poco fuori Gubbio, è scesa pioggia costante, e ad un certo punto anche una violenta grandinata, che ha costretto l’arbitro a sospendere la gara per qualche minuto; più forti dell’avversario, una squadra ostica e che voleva far valere il fattore campo. Il solito capitan Di Bari, Piermarini e Fasolo gli eroi di giornata, insieme al tecnico Miccio, sempre visibile la sua impronta. Ma contro l’Atletico Gubbio è stata soprattuto la vittoria del gruppo: i 2001 blaugrana si sono dimostrati maturi, coscienti e pronti.

Ottima partenza L’approccio dei capitolini è buono: arrivano subito un paio di sgambate sulle fasce, con i locali che giocano in risposta. Il primo acuto è al 7’, quando Di Bari calcia potente ma alto una punizione dal vertice sinistro dell’area; la replica umbra attiva al 10’, quando Alfieri respinge di pugno un’insidiosa battuta dalla destra, da fuori area calcia Tosti che però spara fuori misura. Nonostante l’aumento dell’intensità della pioggia, la Vigor inizia ad alzare il baricentro: bella ripartenza al 17’ quando Piermarini semina un paio d’avversari sulla destra, palla sull’altro versante per Bruno che a giro non inquadra lo specchio. Verso il 20’ da pioggia si passa a vero e proprio temporale, ma la Perconti riesce comunque a sbloccare il match: La difesa dell’Atletico prova a rilanciare ma un rimpallo favorisce Di Bari, che a tu per tu con Giacometti lo fredda con un piatto destro sul primo palo. Giusto il tempo di esultare, perché poi l’arbitro sospende la sfida per 3’, causa grandine. Quando la sfida riprende, Piermarini preoccupa il Gubbio con una pregevole azione personale; i padroni di casa replicano con una girata di Di Cato che fa la barba al palo. Poi, tutti a bere un thè caldo negli spogliatoi.

Mentalità vincente Nella ripresa ci si aspetterebbe la reazione del Gubbio, ed invece la Perconti si dimostra gigante, ed in 3’ piazza un uno-due tremendo che chiude i giochi. All’8’ Piermarini corona la sua stupenda prestazione con la rete del raddoppio, una punizione tagliata dalla destra che si insacca sul secondo palo. L’Atletico accusa, ed all’11 capitola, con Fasolo che stacca più in alto di tutti sulla punizione di Bruno e cala il tris. Piermarini, galvanizzato dal gol, sfiora la doppietta con un pregevole tiro a giro mancino che esce di un soffio; a seguire sale il nervosismo tra l’undici di Polverini, manifestato con un paio di fallacci su Bruno e Shoti. Botta e risposta verso il 20’ con le conclusioni larghe di Camilletti e De Luca, poi nel finale l’Atletico preme sull’acceleratore. Prima Di Cato fallisce una punizione a due in area, generosamente concessa dal direttor di gara; dopodiché, tra qualche debole tentativo balugrana, in pieno recupero gli umbri sprecano ancora due nitide palle-gol con Battellini e ancora Di Cato. Ma è comunque tardi: il triplice fischio fa esplodere la gioia della Vigor Perconti, matura ed autoritaria nel momento clou, e che inizia come meglio non poteva le sue Fasi Nazionali.