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l'intervista
13 Settembre 2016
Cristiano Cabriolu, tecnico dell'Ostiamare
L'anno scorso i Giovanissimi Elite dell'Ostiamare sono stati autori di una cavalcata memorabile. Nel 2016/17 i classe 2002 guidati dal tecnico Cristano Cabriolu non vogliono essere da meno e sono pronti a disputare un grande campionato. Il tecnico dei lidensi è contento delle prime uscite del suo collettivo, e fiducioso in vista dell'esordio in campionato.
Siete stati impegnati nel Memoral Bini e nella Lorex Cup, che indicazioni hai colto dal campo?
“Ho visto bene la mia squadra, abbiamo giocato tantissimo ed i ragazzi hanno tenuto il ritmo. Abbiamo ricominciato come avevamo concluso lo scorso anno. C'è un'ottima quadratura, i nuovi arrivati si sono inseriti alla grande. Sarà necessario crescere sia individualmente che collettivamente. Abbiamo lavorato sodo durante la preparazione stiva, quindi sono soddisfatto”.
Qual è il tuo punto di vista sui gironi dei Giovanissimi Elite?
“Lo scorso anno si è verificata una situazione simile: l'A all'inizio sembrava più semplice, invece poi sono uscite fuori outsider come Viterbese Castrense ed Accademia Calcio Rom che hanno squilibrato il raggruppamento. Non bisogna mai sottovalutare nessuno. In generale il criterio di regolamentazione della categoria dovrà cambiare: si devono conoscere le regole su cui basa la distribuzione delle partecipanti. Ogni anno c'è sempre qualcuno scontento, tocca a tutti alla fine. Nel girone B ci sono 6/7 squadre che hanno fatto benissimo l'anno scorso, ma anche nel gruppo A ci sono compagini ostiche”.
Di quali squadre non ti fidi guardando il girone A?
“L'Aurelio F. A. ha messo su un buon collettivo, anche il Ladispoli costruisce sempre squadre caratterizzate da una tempra che mette in difficoltà chiunque. Tor di Quinto e Savio sono teste di serie, poi ci sono le compagini della provincia che sono un'incognita che si scopre solo in corso d'opera”.
Nella passata stagione, i Giovanissimi classe 2001 sono arrivati primi con mister Mussoni: giocate con delle pressioni o c'è serenità?
“Sicuramente abbiamo un fardello non indifferente per il primato dell'anno scorso. Ci vogliono, però, tante variabili che si devono incastrare nel modo giusto per ottenere risultati del genere: noi faremo del nostro meglio pre onorare il percorso del precedente gruppo Giovanissimi”.
L'obiettivo sono, quindi, le finali?
“Certo, per l'Ostiamare ambire alle finali è il minimo. Ci focalizziamo sempre sulla crescita dei nostri ragazzi, in primis individuale e poi, di conseguenza, anche collettiva. L'anno scorso l'organico c'era, ma ad inizio campionato abbiamo perso punti e solo dopo Gennaio siamo risaliti. Quest'anno c'è un'altra base di partenza, ma per raggiungere traguardi importanti ci vuole un progresso costante”.
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