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l'intervista
15 Settembre 2016
Paolo Cioeta, direttore generale della Tor Tre Teste
Torniamo sull’argomento “Caos Gironi”, tema caldo del settore giovanile dopo i raggruppamenti dei Giovanissimi Elite pubblicati dal CR Lazio. Abbiamo così chiesto a Paolo Cioeta, direttore generale della Tor Tre Teste, un suo giudizio sulla questione: “E’ evidente che ci sia poco equilibrio nei gironi dei 2002, probabilmente non è stato gestito bene il criterio della territorialità. Dispiace molto, poiché sicuramente avremmo potuto vivere una stagione più equilibrata nei Giovanissimi”. Ma la vera domanda è la seguente: le società sanno come vengono formati i giorni del settore giovanile? Lo abbiamo chiesto proprio a Cioeta: “Le società non sanno nulla. Faccio da tanti anni questo lavoro, ma nessuno ci ha mai informato di come vengono fatti i gironi. I criteri di territorialità non mi sembrano più così importanti”. I due gironi dei Giovanissimi Elite sono soltanto uno spunto perché “ho dei dubbi anche sui raggruppamenti di Juniores e Allievi Elite: in quest’ultima categoria, per esempio, sono state inserite nello stesso girone le due finaliste dello scorso anno (Romulea e Tor Tre Teste ndr)”. La soluzione per Paolo Cioeta è molto semplice: “Io parto dal presupposto che qui non si parla solo delle società più ‘blasonate’. Noi dobbiamo coinvolgere tutte le società, dai provinciali alle squadre d’Elite, per trovare insieme una soluzione, e sottolineo insieme. Il problema dei gironi è stato solo la fatidica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Basta guardare il proprio orticello, è arrivato il momento di fare un discorso comune, analizzare tutti i problemi e provare a risolverli. Il settore giovanile è il punto di partenza del calcio italiano, da qui nascono i futuri calciatori. Dobbiamo fare il possibile per farlo ripartire”. In primis, secondo il dg di via Candiani, ci vuole trasparenza e regole chiare ed eque: “Faccio un altro esempio: la Fortitudo Roma è stata inserita in un girone pazzesco di Allievi Regionali, farà trasferte da quasi 150 chilometri. Come è possibile che una squadra di Roma sud venga inserita nel raggruppamento di Sora o Cassino? E’ proprio questo il punto: ci vuole una linea più equilibrata, regole che tutte le società devono conoscere. Così, magari, durante la Festa dei Calendari si potrebbe fare il sorteggio integrale dei gironi, che ne dite?”.
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