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l'intervista
04 Ottobre 2016
Al centro Giulio Di Cori ©Laura Del Gobbo
Sarà Giulio Di Cori il nuovo allenatore dei Giovanissimi Elite della Vigor Perconti. Dopo l'addio di Gianluca Zara, la società blaugrana ha spiegato di aver optato per una soluzione interna, scegliendo un tecnico giovane e che già conoscesse bene l’ambiente ed il modo di lavorare del club di Colli Aniene. Queste, dunque, le prime parole del nuovo allenatore del collettivo classe 2002, già capace di cogliere la sua prima vittoria in campionato.
Quali sono le sensazioni ora che siedi su questa panchina?
“Sono davvero felice di continuare la mia esperienza alla Vigor Perconti. Prendo in consegna una panchina importante, in una categoria dove l’anno scorso si è fatto benissimo: spero di continuare a fare bene con tanto lavoro e sacrificio, qualità che mi contraddistinguono”.
Appena arrivato subito catapultato in campionato, dove è arrivata la vittora di Borgo Carso. L’impatto con la squadra com’è stato?
“Ho diretto venerdì il primo allenamento, in due giorni ho subito imparato tutti i nomi dei ragazzi e li ho conosciuti. Domenica non mi potevo aspettare esordio migliore in quel di Borgo Carso, su un campo difficile ed ostico per chiunque. Ho avuto una bella risposta da parte di tutti i giocatori: l’approccio mentale è stato ottimo. Da adesso in poi dovremo lavorare sodo per migliorarci sempre più”.
Citandoti, ‘prendi in consegna una panchina importante’: eri il vice di Miccio l’anno scorso, cosa ti porti dietro dalla passata stagione?
“Ho avuto la fortuna di lavorare un’annata con Luigi. Al di là della forte amicizia che ci lega, credo che di ‘Miccio’ nella giovanili del Lazio ce ne siano davvero pochi. Da lui ho imparato molto: la Perconti ha fatto benissimo a tenerlo, come evidenziano i risultati che sta ottenendo”.
Siete nel Girone B, che opinione ti sei fatto del secondo raggruppamento?
"Penso che sia uno dei gironi più difficili degli ultimi anni. Conto 7-8 pretedenti per le finali: siamo chiamati ad uno sforzo enorme rispetto agli anni precedenti, dove sicuramente c'erano meno 'big'. Il nostro obiettivo è quello di fare il massimo, tirando fuori il meglio dai nostri ragazzi".
In conclusione, che tipo di allenatore sei?
"Sono un tecnico che cerca sempre di trovare la 'via di mezzo' con i giocatori. Preferisco tenere sempre un profilo basso con tutti: umiltà, lavoro, sacrificio ed abnegazione sono i valori che rispecchiano la mia perosna. Cerco di non andare mai oltre le righe, e devo dire che ho lasciato ottimi ricordi dove stato. Ho sempre dato risalto alla squadra prima che a me stesso: spero di farlo anche qua, abbinando tutto questo ai risultati sul campo".
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