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l'intervista

Città di Ciampino, Moriggi: "La forza del gruppo"

Le dichiarazioni dell'allenatore rossoblu quando sono passate nove giornate del campionato classe 2002

18 Novembre 2016

I Giovanissimi Elite 2002 di mister Moriggi ©Città di Ciampino

I Giovanissimi Elite 2002 di mister Moriggi ©Città di Ciampino

Sulla fanzine ufficiale del City, un “viaggio” virtuale alla scoperta degli allenatori del settore giovanile della Polisportiva Città di Ciampino, uno dei veri fiori all'occhiello della società aeroportuale. Il primo a raccontarci qualcosa di sé è Sergio Moriggi, tecnico dei Giovanissimi Regionali Eccellenza (classe 2002).


I Giovanissimi Elite 2002 di mister Moriggi ©Città di Ciampino


Tra alti e bassi, i tuoi Giovanissimi Elite stanno disputando un buon campionato... Ti aspettavi questo inizio?

"Ho sempre avuto grande fiducia in questo gruppo, speravo in una partenza positiva perché percepivo le potenzialità dei miei ragazzi. Questa speranza si è pian piano trasformata in una sicurezza perché ho percepito il modo in cui lavoravano i ragazzi già durante la preparazione estiva, ed ho notato che acquisivano una consapevolezza sempre maggiore nelle loro potenzialità. Oggi vedo una squadra in continua crescita, che fa un ottimo possesso palla, gestisce bene le varie fasi della partita, e nonostante abbia ancora qualche difficoltà a fare gol nasconde ampi margini di miglioramento, quindi sono molto fiducioso e soddisfatto. Il nostro obiettivo è quello di fare più punti possibili, non ci poniamo limiti anche se siamo consapevoli di essere inseriti in un girone molto complicato".


Sei molto giovane, ma hai alle spalle una lunga esperienza sui campi di calcio...

"Da ragazzo ho vissuto il calcio da giocatore, al Civitavecchia, facendo la trafila nel settore giovanile fino alla Juniores Nazionale e collezionando qualche panchina in prima squadra. Anche mio padre ha giocato a calcio, ed è poi divenuto allenatore, e questo ha sicuramente influito sulla mia passione verso questa professione. Ormai alleno da 12 anni, ho iniziato a Testaccio per poi fare 6 anni a Fonte Meravigliosa. In seguito sono passato alla Vigor Perconti e al Cinecittà Bettini, per poi arrivare qui".


Sergio Moriggi (© Gazzetta Regionale)

Perché hai scelto il Città di Ciampino?

"Quando Giordano Moroncelli mi ha portato per la prima volta a conoscere la società ed a visitare il centrosportivo, sono rimasto immediatamente colpito dall'aria che si respirava al Superga. Tutti mi hanno subito fatto sentire a casa, come se fossi parte di una grande famiglia, e questo ha sicuramente influito sulla mia decisione".


E perché credi che il Città di Ciampino abbia scelto te?

"Probabilmente per la mia serietà: sono una persona che in campo dà tutto, mi metto a servizio della società e credo di essere molto umile e disponibile. Spero di ripagare la fiducia che èstata riposta in me con i risultati del campo".


C'è un allenatore al quale ti ispiri?

"Sicuramente Ancelotti, e non solo per come fa giocare le sue squadre. Ammiro il suo modo di esprimersi, il suo carattere e la sua sobrietà".


Su cosa incentri il tuo lavoro durante la settimana di allenamento?

"Lavoriamo molto sul possesso palla, sulla tecnica individuale, sull'uno contro uno e sulle varie situazioni di gioco che si possono presentare in partita. In generale, amo concentrarmi sulla tattica legata ad aspetti tecnici, mai fine a se stessa. Il mio obiettivo è quello di far crescere i ragazzi a livello individuale, perché in questo modo cresce anche il gruppo".


Cosa pretendi dai tuoi giocatori?

"Pretendo il massimo impegno, sempre. Tutti possono sbagliare, compreso me, ma è fondamentale che ognuno si metta a disposizione del gruppo".


Cosa invece non tolleri assolutamente?

"Le mancanze di rispetto, verso di me e verso i compagni di squadra. Questo è un gruppo di ragazzi che si aiutano tanto, e non è un caso che dall'inizio del campionato 19 giocatori su 22 abbiano avuto l'opportunità di scendere in campo dal primo minuto, e che tutti siano stati finora schierati. Con me la domenica gioca chi dà il meglio in allenamento e risponde alle precise esigenze tattiche che ho in quella partita, perché conta molto di più lo stemma che hanno sul davanti della maglietta che non il nome che teoricamente dovrebbero avere stampato dietro. Oggi ho a disposizione un ottimo gruppo, c'è una grande serietà nel lavoro di tutti, e ciò non toglie che ci si diverta e si scherzi insieme quando gli allenamenti finiscono. Credo che questo sia fondamentale per la crescita di un gruppo, qualunque sia l'età dei ragazzi che si allena. Mi seguono molto, ascoltano, fanno quello che chiedo loro e si mettono a disposizione: prima di tutto, sono dei ragazzi educati, e questo è fondamentale perché la domenica hanno una grande responsabilità in quanto rappresentano il Città di Ciampino, e ne sono consapevoli".

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