dopo gara
Massimina, Lombardozzi carica: "I risultati non sono un caso"
Le dichiarazioni del tecnico biancorosso dopo la vittoria dell'ultimo turno di campionato in casa del Giardinetti
A testa in su. Sì, perché i segnali incoraggianti già emersi nel corso del torneo Porcelli ed il successo di misura ottenuto allo Sbardella permettono al Massimina di guardare con ottimismo ai piani alti della classifica. Appena 6 i punti che la separano infatti dal terzo posto, attualmente occupato dal Savio, impegnato, a pari merito con l’Ostiamare, nella rincorsa alla capolista Tor di Quinto. Il girone di ritorno rappresenterà dunque per la formazione di Lombardozzi il banco di prova con cui confrontarsi, l’asticella da superare con l’ambizione e la consapevolezza di disporre dei mezzi necessari per centrare l’ambitissimo traguardo delle finali, o più semplicemente (per non scontentare i più scettici) per mantenersi a ridosso del podio, in attesa di sviluppi favorevoli. Un giustificato, ma allo stesso tempo prudente, cambio di rotta in termini di obiettivi stagionali non può dunque che connotare il nuovo anno solare del Massimina, al quarto risultato utile consecutivo per un bottino di 27 punti, di cui mister Lombardozzi non può che essere soddisfatto: “È cambiato qualcosa. Il livello tecnico del gruppo da inizio stagione ad oggi ha subìto un incremento notevole, i risultati conseguiti ne sono non a caso la prova tangibile. Gli innesti di Loreti, ex Spes Montesacro, e di Evangelista, che proviene invece dal Fiumicino, ci hanno al contempo permesso di aggiustare il tiro e perfezionare la rosa laddove più ce n’era bisogno. Il fatto che Morbidelli abbia confezionato l’assist perfetto che ha messo Turchetti nella condizione di segnare, mi permette invece di rispondere alle critiche che abbiamo più volte incassato e che ci dipingevano come una squadra che gioca solo in funzione del singolo e che non sa esprimersi a livello corale. La vittoria contro il Giardinetti prova esattamente il contrario, ho infatti apprezzato l’intento di ogni singolo giocatore a cui ho trasferito, nel senso più letterale del termine, una responsabilità. Prima della partita ho detto loro che vincere avrebbe significato guardare al campionato con occhi diversi, senza precludersi alcuna possibilità di lottare per un piazzamento che possa permetterci l’accesso alle finali. Dobbiamo correre quanto meno il rischio di provarci. Affronteremo le nostre dirette concorrenti in casa, non possiamo arrenderci prima ancora di scendere in campo”.