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Dopo Gara
18 Gennaio 2017
Bartoli, tecnico del Savio (C)Del Gobbo
Non è bastata la qualità. Ad inchiodare il Savio sul risultato di 1-1 è stata una prova di carattere e di sacrificio dell’Aurelio che, a dispetto della posizione in classifica, ha creduto fino alla fine nei propri mezzi. Una convinzione di fronte alla quale la formazione di Bartoli è rimasta per lo più a guardare, con la squadra di Maistrello condannata per ben due volte dalla traversa. Un passo falso dunque quello del Savio che però non crea allarmismi in Bartoli, la cui attenzione a fine gara si concentra su un aspetto, imprescindibile, spesso messo da parte: “Dal punto di vista agonistico, l’Aurelio ha espresso qualcosa in più di noi. Dobbiamo migliorare in fase di finalizzazione, concretizzare in maniera utile la costruzione del gioco. C’è rammarico, ma non ritengo che questo pareggio ci ridimensioni. Il nostro obiettivo è chiaro: promuovere la crescita del gruppo, requisito necessario per il conseguimento di risultati sportivi. Ma, al di là della classifica, credo che, relativamente a questa fascia d’età, il risultato del campo sia legato a momenti di top e di down. Stiamo attraversando, in tal senso, un periodo di transizione, si avverte cioè in maniera tangibile la sensazione di poter compiere nell’immediato un salto di qualità che però praticamente fatica ad arrivare. L’1-1 è un risultato giustissimo, il rammarico non è legato al pari, quanto piuttosto all’atteggiamento: non basta essere giocatori qualitativamente validi, serve piuttosto mettere a servizio del gioco quella determinata dote personale, non basta cioè esserne coscienti. Considerazione che viene avvalorata dal fatto che si tratta di ragazzi, non di giocatori esperti. Ecco perché prestazioni del genere vanno accettate, perché inserite all’interno di un contesto di crescita. Ripartiremo esattamente da qui”.
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