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dopo gara
13 Febbraio 2017
Centola (©De Cesaris)
Come nel match d’andata, il Giardinetti è stato costretto ad arrendersi di misura di fronte al Savio, al termine di una gara solida e condizionata da un’unica vera disattenzione, costata il gol avversario: “L’avevamo studiata così – esordisce il tecnico biancorosso Benito Centola – Poi c’è da dire che abbiamo chiuso con cinque classe 2003. Sapevamo come giocavano loro e quindi avevamo preparato un certo tipo di lavoro, fatto di sacrificio e senso del gruppo. Credo che oggi (domenica, ndr) siamo usciti dal campo con una buona consapevolezza dei nostri mezzi, siamo sicuramente all’altezza di una zona che ci compete, ovvero quella della salvezza”. Con il Savio che tentava di fare la partita, il Giardinetti ha pensato molto di più a coprirsi, cercando di far male in ripartenza, anche se i terminali offensivi (in particolare Buglia) erano troppo isolati in avanti: “Uscivamo male sulle linee di passaggio – spiega Centola – avevamo scelto di anticipare i tempi di gioco, perché sul palleggio loro avevano più qualità rispetto a noi. Di conseguenza abbiamo provato a verticalizzare, sbagliando però diversi passaggi in uscita, anche se all’ultimo abbiamo avuto due o tre situazioni per fargli male”. Questo Giardinetti, con una grande organizzazione, ha dimostrato di poter dar fastidio a tutti, ed ora è pronto a chiudere in crescendo questa stagione: “Abbiamo giocato contro una delle pretendenti al titolo finale, ora ci aspettano dieci partite con delle trasferte molto simili a questa, con rivali d’alta classifica, mentre in casa affronteremo squadre alla nostra portata, quindi ci auguriamo di fare risultato con loro”.
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